Intanto c’è molto ancora da fare per evitare il disimpegno automatico delle risorse sul Psr Basilicata 2007/2013: a maggio il Programma lucano – secondo Rete rurale nazionale - mostrava ancora oltre 94 milioni di euro di fondi Feasr da spendere entro il 31 dicembre prossimo e che rischiano di tornare a Bruxelles se non spesi per quella data. L’avanzamento della spesa a maggio, sempre in conto Feasr, è di quasi 5,2 milioni di euro. La Basilicata ha come obiettivo finale quello di realizzare complessivamente altri 163, 3 milioni di euro di spesa pubblica, pari al 23,66% dell’intero programma. Una lotta contro il tempo.
“Con l’approvazione da parte della Giunta regionale del bando della Misura 321 Azione A2 del Programma di sviluppo rurale, sono stati stanziati 4,5 milioni di euro in favore dei comuni della Basilicata per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali e contenere lo spopolamento delle aree interne – dice l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia.
Ma a Braia ora tocca velocizzare le procedure di spesa: il Psr Basilicata 2007/2013 è già andato in disimpegno automatico per ben due volte: a fine anni 2013 e 2014. Ecco il Braia pensiero su come dare un’accelerata alla macchina amministrativa lucana. “Nella pubblica amministrazione serve efficienza e tempismo nell’applicazione delle procedure, nell’emissione dei bandi e soprattutto nelle attività di rendicontazione – ha sostenuto l’assessore Braia. “La proiezione ereditata a fine 2015 vede molti milioni di euro di potenziale disimpegno dei fondi comunitari del Psr 2007-2013" ammette l'assessore, che aggiunge: "La prossima programmazione dovrà caratterizzarsi per semplicità e continuità di accesso anche attraverso bandi a sportello utili ad abbassare la pressione degli agricoltori che dovranno programmare gli investimenti in maniera più razionale e funzionali ai propri obiettivi di crescita”.
Braia ha poi sollevato la questione dei controlli alle aziende. "Ho deciso di convocare tutte le parti interessate attorno a un tavolo, per ottimizzare le attività di controllo che auspico possano in futuro essere effettuati da team appositamente formati a tutela della qualità delle produzioni senza il perpetrarsi di atteggiamenti che appaiono spesso vessatori nei confronti degli agricoltori”.
Braia ha concluso dicendo: "Abbiamo un'idea di agricoltura rinnovata e proiettata verso il futuro sostenibile, che vuole andare avanti e recuperare quote di mercato, per fare questo serve una corresponsabilità da parte di tutti gli attori del settore".