Il protocollo è finalizzato a creare sinergia tra la nuova Programmazione dello sviluppo rurale regionale 2014/2020 e la gestione ed ottimizzazione delle risorse idriche molisane, ed è stato firmato a Roma il 23 giugno scorso, tra l’assessorato alle Politiche agricole della Regione Molise, l’Autorità di bacino nazionale dei Fiumi Liri-Gargano e Volturno, l’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue e l’Unione regionale delle Bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari del Molise.
A calcare la scena sarà il caso del Molise, un tempo ricco di acqua, tanto da cederla alle regioni confinanti, come Campania e Puglia, oggi posto di fronte alla difficoltà di rispondere alla propria domanda interna, eppure ancora in grado di creare le giuste sinergie per un adeguato coordinamento di investimenti e risorse nel settore idrico, protagonista del seminario “La gestione dell’acqua, elemento di vita, tra cambiamenti climatici, evoluzioni agronomiche e stili di vita”, che si terrà il 3 luglio.
“L’iniziativa nasce dalla crescente consapevolezza che l’acqua è una ricchezza sempre più preziosa, e la programmazione sostenibile delle politiche idriche deve essere caratterizzata da un approccio integrato, in termini di disponibilità, approvvigionamento, distribuzione e trattamento – è scritto in una nota di Coldiretti Molise, dove si sottolinea - occorre adeguatamente contrastare i rischi idrogeologici e preservare il patrimonio naturale delle risorse idriche per le generazioni future; allocare in termini efficienti una risorsa scarsa come l’acqua; garantire l’equa condivisione ed accessibilità per tutti ad una risorsa fondamentale per la vita, l’agricoltura e la qualità dello sviluppo economico“.