Dalla collaborazione tra le nostre agricolture nasceranno importanti benefici. Proprio per questo puntiamo, con il nostro progetto di internazionalizzazione, ad offrire occasioni di scambio e abbiamo deciso di consolidare una importante cooperazione con Israele, soprattutto in vista di Expo 2015”.

Lo ha rimarcato il vicepresidente di Confagricoltura, Giandomenico Consalvo, in occasione della presentazione dell’evento "Israele-Italia: tecnologie ed Innovazione in agricoltura. Verso Expo 2015", realizzato  in collaborazione con l’Ambasciata d’Israele in Italia, che si è tenuto ieri 25 febbraio a Palazzo della Valle, al quale sono intervenuti S. E. Naor Gilon, ambasciatore di Israele in Italia,  il direttore generale dell’Agricultural Research Organisation Yoram Kalpulnik e Francesco Loreto, direttore del dipartimento di scienze bioagroalimentari del Cnr.

Gli imprenditori agricoli - ha sottolineato il vice presidente di Confagricoltura - guardano con grande interesse alle tecnologie dell’agricoltura innovativa come quella d’Israele. Siamo molto interessati alla sperimentazione di nuove tecniche e ai risultati ottenuti dalla ricerca israeliana, in particolare nel campo della gestione delle acque e della shelf life delle produzioni, fondamentale per l’export e, proprio in occasione di Expo, riteniamo importante organizzare attività in collaborazione per le imprese associate. Il modello d’integrazione tra ricerca e agricoltura è quello, come sistema Italia, a cui dobbiamo tendere".

Expo 2015 è una grande opportunità, che Confagricoltura intende cogliere. Questo il significato della nostra presenza e delle iniziative prima, durante e dopo l’Esposizione. A Milano – ha concluso il direttore generale dell’organizzazione Luigi Mastrobuono - presenteremo i prodotti dell'agricoltura come opere d'arte, 'democratiche'  cioè capaci di arrivare a tutti, in tutto il mondo, in stretta connessione con il territorio, con la nostra tecnologia, con la nostra capacità imprenditoriale, con lo stile italiano. A Palazzo Italia, abbiamo voluto affiancare la Casa degli Atellani, che custodisce la vigna di Leonardo, nelle vicinanze del Cenacolo, dove verranno organizzati incontri e dibattiti, ma anche business e affari, con l’obiettivo di far conoscere il meglio della nostra produzione agroalimentare e il nostro Paese".