All’indomani della riunione del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura Ue nella quale è stata accolta la proposta italiana di insediare un gruppo di lavoro con il compito di monitorare la difficile situazione del mercato europeo dello zucchero in vista della fine delle quote prevista per il 30 settembre 2017, si è riunito dopo quasi due anni il Comitato interministeriale bieticolo-saccarifero ex legge 81/2006, alla presenza del ministro Maurizio Martina.

"Preso atto positivamente degli impegni confermati o assunti dal Comitato interministeriale - ha commentato Unionzuccheri in una nota - è urgente da parte delle singole Istituzioni competenti, dare seguito alle decisioni prese ed a quanto non direttamente esplicitato dal Comitato, che risulta comunque indispensabile ed utile a sostegno del settore".

In tal senso, con una lettera indirizzata al ministro Martina, Unionzucchero in particolare ha chiesto:
  • Lo stanziamento a valere del Fondo per lo sviluppo e la coesione degli aiuti nazionali 2009 e 2010 a favore della filiera bieticolo-saccarifera, pari a 46 milioni di euro, autorizzati dai regolamenti comunitari del 2006.
  • Relativamente alla questione silos zucchero, contestualmente al ricorso in Corte di giustizia da parte dello Stato italiano per impugnare la Decisione (Ue) 2015/103 della Commissione europea, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il 23 gennaio 2015, come confermato dal Comitato interministeriale, di assicurare che in pendenza di ricorsi giurisdizionali, non vengano assunti ulteriori provvedimenti che possano comportare effetti pregiudizievoli nei confronti delle imprese che, in perfetta buona fede e sotto il controllo delle Autorità nazionali, hanno dato  puntuale attuazione ai piani di ristrutturazione approvati dal Mipaaf.
  • La formalizzazione quanto prima della garanzia per tutti i progetti di riconversione indirizzati alla produzione di energie da fonti rinnovabili, all’accesso ai meccanismi incentivanti di cui al D.M. 6/7/2012. Questo sia per quelli autorizzati che per quelli che purtroppo sono ancora ostaggio di defatiganti iter autorizzativi e per i quali il Comitato ha nominato dei Commissari ad acta.
  • L’assicurazione che il Gruppo di esperti deliberato in sede del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura Ue del 26 gennaio 2015, sia convocato quanto prima e venga composto da esponenti di primissimo livello a cominciare dal Mipaaf, con il compito non solo di mero monitoraggio, ma con potere di proporre eventuali misure compensative qualora persista l’attuale crisi di mercato.