"I dati sul livello del reddito degli agricoltori italiani (-11% in un anno) palesano i danni causati in questi anni dal disinteresse e da politiche sbagliate; nonché la lunga strada che ancora c'è da fare". Così il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso

Le stime pubblicate dall'Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, vedono infatti una diminuzione dell'1,7% nel 2014 del reddito agricolo reale per lavoratore, rispetto al 2013. Queste previsioni si basano su dati forniti dalle autorità nazionali degli Stati membri Eu28. Tra il 2005 e il 2014, si stima che il reddito agricolo reale Eu28 per lavoratore sia aumentato del 34,4%, mentre il dato relativo al lavoro agricolo è diminuito del 24,6%.

"Le stime confermano le difficoltà del primario e in particolar modo dei suoi operatori - aggiunge Tiso -. Ma è surreale che un Paese come il nostro, storicamente a vocazione agroalimentare, faccia registrare una delle maggiori contrazioni del reddito agricolo".

"Il nostro auspicio – conclude il numero uno di Confeuro – è che questi dati vengano commentati dal ministero e dal governo con la serietà che meritano, e soprattutto con una riflessione su quel che è stato fatto in questi anni e su come invece sia necessario innescare una immediata inversione di marcia".

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