Le problematiche che affliggono il settore apistico sono da tempo oggetto di attenzione da parte degli uffici competenti e in questa fase sono valutate con particolare determinazione, scrive il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali in una nota. Riguardo all’emergenza Aethina tumida, lo scorso 1° dicembre si è tenuto un incontro al ministero della Salute con la partecipazione del Mipaaf, del ministero dell’Ambiente, dei responsabili scientifici del Consiglio per la ricerca in agricoltura, delle associazioni apistiche, delle organizzazioni professionali e degli assessorati competenti delle regioni Calabria e Sicilia.

A seguito dell’esame dei dati più recenti sulla diffusione del coleottero nelle regioni coinvolte, è stato deciso di convocare una specifica riunione l’11 dicembre prossimo per discutere le misure di emergenza individuate.
Il vice ministro Andrea Olivero, che ha delega sulla materia, ha risposto ieri pomeriggio alle interrogazioni sullo stesso tema dichiarando “Ritengo indispensabile lanciare un Piano di tutela dell’apicoltura a più lungo termine, anche mediante il rafforzamento degli strumenti già in atto in base alla legge 313/2004”.

Sul tavolo di lavoro ci sono diverse azioni concrete:
- la messa a punto dell’anagrafe apistica in collaborazione con il ministero della Salute, che attraverso la conoscenza della realtà produttiva, consenta di prevenire e intervenire tempestivamente con strumenti idonei alle emergenze, come quello dell’Aethina tumida;
- la realizzazione di un’attività di ricerca, informazione e formazione, attraverso la sperimentazione di strumenti di diagnosi e di lotta;
- la tutela delle api regine di origine autoctona (l’ape ligustica e l’ape sicula);
- la promozione del miele di produzione nazionale.

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