Con questa legge, infatti, in Lombardia le aree agricole e verdi non potranno essere più utilizzate per costruire.
Norme a tutela di ambiente e paesaggio. "Questo provvedimento - commenta il presidente Maroni - era al centro del mio programma elettorale e contiene una serie di norme mirate a tutelare l'ambiente e il paesaggio. Allo stesso tempo rispetta l'autonomia dei Comuni in tema di pianificazione urbanistica. La legge, inoltre, privilegia la riqualificazione e il recupero delle aree e degli edifici già costruiti".
Incentivi per il recupero del costruito esistente. L'assessore Beccalossi ha ricordato anche gli altri aspetti fortemente innovativi dell'articolato "prime, fra tutte, le misure di incentivazione, sottoforma di diminuzione dei costi e degli oneri di urbanizzazione, per gli interventi di recupero e ristrutturazione del costruito esistente e della valorizzazione delle porzioni di terreno dismessi".
Inoltre, vengono inserite nuove restrizioni e vincoli per i terreni oggi considerati edificabili dai Pgt (Piani di gestione del territorio) dei Comuni. "Queste aree - aggiunge Viviana Beccalossi - potranno essere trasformate entro e non oltre i prossimi trenta mesi o torneranno a essere considerate per sempre zone verdi. Durante questo periodo transitorio sono comunque previste restrizioni e disincentivi economici, questa volta sottoforma di aumento dei costi di urbanizzazione".
"Consumo suolo zero" - Con il sistema individuato nella legge, Regione Lombardia sarà inoltre la prima Regione a inserire nel proprio Ptr (Piano territoriale regionale) il raggiungimento dell'obiettivo europeo del "consumo di suolo zero".
"La nostra legge - concludono Roberto Maroni e Viviana Beccalossi - è il risultato di un lavoro di squadra, per il quale vogliamo ringraziare tutti. Dire che aumenterà la cementificazione è falso e chi muove queste critiche forse ha letto male la nostra legge. I rilievi, da oggi, andranno rivolti a chi non ha ancora legiferato in materia, a partire dal Governo centrale e a tutte le altre Regioni, compresa la Toscana, che, di fatto, non si è dotata di una vera e propria normativa contro il consumo di suolo, ma si è limitata a un'enunciazione di principi, peraltro piena di deroghe, all'interno di una legge urbanistica di carattere generale".
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Fonte: Regione Lombardia