L'Istat registra un crollo degli alimentari (-2,5%) rispetto allo scorso anno secondo i dati sul commercio al dettaglio relativi a luglio. Coldiretti sottolinea il calo record delle vendite nei piccoli negozi di alimentari (-4,2%) ma anche nella grande distribuzione alimentare (-1,7%), mentre si salvano i discount (+1,7%).

Da un'analisi Coldiretti/Ixè emerge che quasi la metà delle famiglie italiane (47%) dichiara che le difficoltà economiche hanno avuto un effetto negativo sui consumi con la ricerca di prodotti e varietà low cost, rinuncia alle primizie e la ricerca di punti vendita più economici, con tre milioni di famiglie che vanno nei discount.

Secondo la ricerca nel carrello della spesa il 23% degli italiani ha ridotto i quantitativi di ortofrutta, il 21% acquista prodotti e varietà che costano meno, il 16% rinuncia a prodotti che costano troppo (dalle ciliegie ai frutti di bosco), il 13% è andato alla ricerca di punti vendita con prezzi più bassi.

"Le difficoltà economiche hanno dunque costretto molti italiani a preferire l’acquisto di alimenti più economici - afferma Coldiretti - ma si tratta di prodotti spesso a prezzi troppo bassi dietro i quali spesso si nascondono anche ricette modificate, o l’uso di ingredienti di minore qualità. Possono a volte mascherare anche vere e proprie illegalità, come è confermato dall’escalation dei sequestri. E una quota rilevante di cittadini compra meno perché ben otto su dieci – conclude la Coldiretti – ha addirittura scelto di mangiare il cibo scaduto, con una percentuale che è aumentata a maggio del 18% dall’inizio del 2014 secondo il rapporto 2014 di Waste watcher knowledge for Expo".