“L’agronomo al centro dello sviluppo rurale per una consulenza qualificata” è il titolo del primo Congresso europeo degli agronomi, in programma a Bruxelles il 10 e 11 novembre.

"Il 2014 rappresenta un anno importante per la professione – comunica il Conaf durante la presentazione del Congresso a Milano, in occasione dell’assemblea dei presidenti degli Ordini territoriali - con l’agronomo al centro dello sviluppo rurale, chiamato a svolgere l’importante ruolo di intermediazione per il trasferimento della conoscenza, il portatore di conoscenza, sarà il tramite tra la ricerca e la sua applicazione: il broker dell’innovazione nell’ambito dei Pei (Partenariato europeo per l’innovazione)".

"I regolamenti comunitari per l’applicazione della nuova Pac 2014-2020 – ha sottolineato Rosanna Zari, vicepresidente Conaf - riconoscono il ruolo fondamentale della consulenza per le aziende agricole, così come la progettazione degli interventi strutturali per migliorare e favorire lo sviluppo delle zone rurali, occorre quindi codificare ed unificare le attività professionali affinché l’agronomo sia il punto di riferimento delle istituzioni Europee così come all’interno di ciascuno stato membro per il governo del territorio rurale, dei paesaggi e della sicurezza alimentare".

Tra gli argomenti anche la Epc, ovvero la carta professionale europea, una delle novità introdotte dalla recente revisione della direttiva qualifiche.
A conclusione del I Congresso gli argomenti trattati ed i risultati ottenuti saranno sintetizzati in un documento finale, la Carta dell’agronomo europeo.