"Ad aprile il commercio al dettaglio in Italia torna a mostrare segnali positivi da tre anni a questa parte sia nella media, +0,4% a livello congiunturale e +2,6% su base annua, sia per quel che concerne il segmento dei prodotti alimentari, le cui vendite, superando abbondantemente la media nazionale, sono aumentate del'1,2% rispetto a marzo 2014 e del 6,7% rispetto ad aprile 2013. Per trovare un simile dato positivo nell'alimentare occorre tornare indietro di undici anni". Questo il commentto di Copagri in merito ai dati diffusi oggi dall'Istat.

"E' da sottolineare - continua la nota della Confederazione dei porduttori agricoli - che tale trend non è seguito dalle vendite di prodotti non alimentari, che fanno registrare appena un +0,2%. E' l'alimentare, dunque a dare una scossa ai consumi e a rappresentare una potenziale spinta per l'economia. Certo, una prima considerazione da fare è che il dato riguardante gli alimentari, sia pure positivo e di buon auspicio per la seconda metà dell'anno, non può certo compensare lo stallo o, peggio, la caduta dei consumi maturata in un decennio".

Copagri sottolinea inoltre che nelle rilevazioni effettuate su aprile occorre tenere presente l'incidenza delle festività pasquali, che hanno fatto da traino. "Detto ciò - conclude Copagri - i riscontri resi noti oggi dall'Istat si hanno chiaramente anche nelle forme distributive, dove la Gdo, sempre nel confronto annuo, riacquista tutti assieme 5 punti percentuali, vanno bene sia i supermercati che gli ipermercati, i tradizionali alimentari arrestano il crollo e i b spiccano il volo con un +8,5%. La ripresa è importante ma servono conferme, così come occorre continuare nel processo di riduzione della pressione fiscale per rafforzare e ampliare la platea dei potenziali consumatori bloccati da un potere d'acquisto reale inadeguato”.