E’ quanto emerge dal primo bilancio sugli effetti della perturbazione tracciato dalla Coldiretti.
Lungo la Penisola, bombe d’acqua accompagnate da grandine hanno distrutto a macchia di leopardo i raccolti di frutta e verdura, abbattuto i campi di mais, devastato le serre dall’Emilia alla Toscana, dal Lazio alla Campania fino alla Puglia.
In Campania – rileva la Coldiretti - gli allagamenti più gravi riguardano la zona compresa tra l’Alto Napoletano e il Casertano, in particolare l’Acerrano e l’area di Villa Literno. Sono andati sott’acqua seminativi e ortive come peperoni, melanzane e pomodori compreso il pregiato pomodoro San Marzano Dop. Gravi danni - precisa la Coldiretti - anche nel litorale domizio e nell’alto Casertano, soprattutto nella zona di Sessa Aurunca, dove una violenta grandinata ha danneggiato fino al 50% i frutteti a ciliegie, pesche, nettarine e susine. Si registrano inoltre numerosi alberi divelti e serre scoperchiate dal vento.
L’eccezionale ondata di maltempo in Puglia ha colpito prima la provincia di Bari con grandinate e forti raffiche di vento tra Acquaviva, Sammichele e Casamassima con ulivi e vigneti da vino in fiore che sono stati piegati sotto il peso di grandine, vento piogge incessanti. Poi si è abbattuta sulla provincia di Lecce duramente piegata sotto una bomba d'acqua mista a grandine: nei comuni di Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina, Carmiano e Arnesano si registrano - precisa la Coldiretti - danni molto gravi con distruzione fino al 100% dei grappoli di uva da vino nei vigneti in piena produzione ma ad essere colpiti sono stati anche gli uliveti. Anche le campagne del tarantino – continua la Coldiretti - sono sott'acqua.
In precedenza il maltempo ha colpito le regioni del centro e del nord Italia, dall’Emilia al Lazio fino in Toscana. Danni per milioni di euro e produzione ortofrutticola dimezzata sono infatti il risultato della violenta grandinata che ha colpito la Maremma in cui si sono perse raccolti di pomodoro, compromessi quelli del melone, del mirtillo, delle susine, dell'albicocche e delle pesche.
In Emilia l’abbondante pioggia è stata accompagnata da grandine e vento forte che hanno battuto la zona orientale di Bologna, in particolare i Comuni di Castel San Pietro, Ozzano Emilia, Castenaso nelle aree verso Villanova. Si tratta di aziende specializzate in colture orticole, in particolare patate e cipolle, che sono state falcidiate dalla grandine sia in campo aperto, sia in coltura protetta, in quanto grandine e vento hanno devastato molte serre. Forti danni anche per il mais, la bietola da seme e gli alberi da frutto dove la combinazione di vento e grandine ha buttato a terra i frutti maturi e danneggiato la frutta in via di maturazione.
Ingenti danni all'agricoltura anche in Ciociaria e nel Lazio con temporali a macchia di leopardo che hanno danneggiato duramente le colture stagionali.
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Fonte: Coldiretti