I 5.700 agricoltori italiani soci della cooperativa Coprob costituiscono una testimonianza emblematica del valore della cooperazione: sostituendosi all’industria privata e alle multinazionali, essi hanno dato un contributo determinante alla valorizzazione di un prodotto autenticamente made in Italy come lo zucchero”. Lo ha dichiarato il presidente di Fedagri-Confcooperative Giorgio Mercuri intervenendo a Minerbio (Bo) al tradizionale incontro con i soci organizzato da Coprob, la Cooperativa produttori bieticoli.

Mercuri ha rivolto parole di elogio ai soci di Coprob “per aver condiviso la decisione imprenditoriale di lasciare a patrimonio importanti somme, contribuendo così a una importante patrimonializzazione della cooperativa. Significativa anche la scelta orientata a una forte diversificazione negli investimenti, segno anche questo di una grande maturità nella visione strategica: l’utilizzo dei sottoprodotti genera nuove opportunità di diversificazione di reddito per le cooperative e per i loro soci”.

Rammarico invece è espresso da Mercuri sulle decisioni che si vanno delineando in merito alle applicazioni della Pac. “Pur avendo condiviso – ha ricordato il presidente di Fedagri - la considerazione del comparto bieticolo-saccarifero come un settore strategico nell’agroalimentare italiano, nella ripartizione degli aiuti accoppiati è stato assegnato alla filiera bieticolo-saccarifera un plafond sottodimensionato: una cifra che avremmo preferito fosse più alta, per aiutare le imprese a mantenere gli attuali livelli di competitività anche a partire dall’entrata in vigore nel 2017 del regime di liberalizzazione delle quote zucchero”.

Mercuri ha infine commentato positivamente la partnership siglata da Coprob con Barilla sulla rotazione delle colture, “un esempio di come mondo industriale e cooperativo possano collaborare in stretta sinergia per valorizzare il made in Italy”.