Si è chiuso con un utile di oltre 6,5 milioni di euro e un ristorno ai soci superiore ai 4,2 milioni di euro il bilancio 2013 di Coprob, la Cooperativa Produttori Bieticoli attiva nel settore saccarifero nazionale. Un fatturato pari a 247 milioni di euro, un margine operativo lordo (Ebitda) pari a 26 milioni di euro e un’ulteriore crescita del patrimonio netto arrivato a 133 milioni di euro sono i positivi risultati presentati dal presidente Claudio Gallerani e dal direttore generale Stefano Montanari nel corso del tradizionale incontro annuale con i soci. Il consolidato del Gruppo Coprob presenta un fatturato pari di 355 milioni di euro, un utile netto di 7,329 milioni di euro e un patrimonio netto pari a 166 milioni di euro.

Alla presenza di centinaia di soci e numerosi ospiti, sono intervenuti Paolo De Castro, l’assessore Tiberio Rabboni, l’assessore Gabriela Montera, i presidenti Maurizio Gardini di Confocooperative, Mario Guidi di Confagricoltura, il vice presidente di Coldiretti Mauro Tonello, il presidente di Fedagri Giorgio Mercuri e Gabriele Lanfredi di Cnb riconoscendo alla Cooperativa il valore sociale e imprenditoriale, nonché il positivo raccordo tra il mondo agricolo e quello industriale. Gallerani ha fornito prime anticipazioni anche sulla ormai prossima campagna che si presenta forte di oltre 33.000 ettari seminati nei tradizionali bacini emiliano e veneti, anche grazie alla positiva esperienza del “contratto di coltivazione triennale” che ha ulteriormente fidelizzato gli agricoltori consolidando l’inserimento della bietola nelle rotazioni colturali. Dopo che l’89% dei bieticoltori ha scelto di impegnarsi per l’intero triennio 2012/13/14, Coprob sta ora riproponendo ai propri soci e conferenti il piano di programmazione triennale anche con riferimento agli anni 2015, 2016 e 2017.

Nell’occasione è stato anche presentato il nuovo marchio rivolto al consumatore "Equo Cooperare". Apposto sulle confezioni di zucchero “100% italiano”, questo marchio evidenzia trasparenza, equità e solidarietà alla base dell’azione di Coprob, cooperativa che propone i prodotti di una filiera agricola interamente italiana, sinonimo di qualità e naturalità. "Da oltre 10 anni – ha sottolineato Gallerani – abbiamo valorizzato con il marchio Italia Zuccheri tutta la nostra produzione come 'zucchero 100% italiano' e i consumatori riconoscono questo valore. La nostra forza – ha proseguito il numero uno di Coprob – risiede negli oltre 5.700 agricoltori italiani soci la cui continua soddisfazione in termini economici e produttivi è uno degli obiettivi prioritari della Cooperativa. Grazie a loro siamo oggi in grado di evidenziare ancor più la distintività del nostro prodotto esponendo sulle confezioni anche il nuovo marchio, 'Equo Cooperare - terra, uomo, valore', garanzia di una giusta remunerazione per gli agricoltori, del loro coinvolgimento nella gestione dell’impresa come soci, del rispetto delle migliori pratiche agronomiche e ambientali".

All’assemblea ha partecipato anche il direttore centrale acquisti materie prime di Barilla Leonardo Mirone, il quale ha illustrato i benefici agronomici, ambientali ed economici ottenuti grazie alla rotazione tra grano duro e barbabietola da zucchero oggetto del protocollo di intesa per la valorizzazione tra queste due filiere, sottoscritto da Coprob e Barilla all’inizio dell’anno.
La cooperativa è impegnata nella ricerca della massima efficienza industriale e nella revisione dei costi di produzione, ma soprattutto - ha precisato Gallerani - si pone l’obiettivo di rendere più competitive e produttive le aziende agricole attraverso il rispetto delle migliori pratiche agronomiche, l’utilizzo della migliore tipologia di seme e il ricorso strutturale all’irrigazione”.

Per rendere i soci sempre più protagonisti nella Cooperativa e come acceleratore dello sviluppo della filiera nel territorio, è stata presentata l’iniziativa dei Club della Bietola, organismi territoriali costituiti e partecipati direttamente dai soci, già riunitisi diverse volte dall’inizio dell’anno. “Tutti noi soci di Coprob siamo orgogliosi del nostro passato e gelosi del nostro futuro, vogliamo preservare questa filiera agroindustriale locale per le nostre aziende – ha concluso Gallerani – ma anche per l’economia italiana".

Secondo Gallerani è però necessario che le istituzioni nazionali: 
• garantiscano il sostegno accoppiato alla bieticoltura, previsto dalla nuova Pac, nella misura di 600 euro ad ettaro;
• completino, al massimo entro le prossime due leggi di stabilità, l’erogazione dei contributi nazionali attesi da tutti gli operatori nazionali riferiti agli anni 2009 e 2010 per 46 milioni di euro;
• individuino azioni specifiche di sostegno regionale per il futuro della filiera;
evitino l’apertura di ulteriori importazioni di zucchero extra Ue;
• operino puntuali interventi di sorveglianza sul mercato, sulla formazione dei prezzi e sulle frodi fiscali e commerciali.