Lo sottolinea Massimo Gargano, presidente di Unaprol, alla conferenza stampa della 12^ edizione del Sirena d’Oro, che denuncia il ritardo con cui viene rilasciata dalle autorità preposte la documentazione antimafia per lo svincolo delle polizze fideiussorie che per la sola Unaprol ammontano ad oltre 30 milioni di euro.
“Il ritardo di oltre un anno nel rilascio di queste certificazioni – ha aggiunto Gargano – non consente al Consorzio olivicolo italiano, ma anche ad altri soggetti di operatori del settore, di poter accedere agli ulteriori stadi del progetto del Reg. CE 867/08 e dei relativi finanziamenti, costringendo lo stesso Consorzio a sostenere ingenti costi bancari derivanti dal rinnovo forzato delle fidejussioni”.
Per questo motivo Unaprol ha chiesto ai ministri dell’Interno Angelino Alfano e delle Politiche agricole Maurizio Martina di intervenire presso le Prefetture per il rilascio della documentazione antimafia nei termini previsti dalla normativa vigente.
Il punto sul settore
Sul fronte del settore delle Dop, il monitoraggio effettuato dall’osservatorio economico di Unaprol rileva che rispetto a 43 oli a denominazione in Italia (42 Dop e 1 Igp), si sono costituiti 29 Consorzi di tutela. Di questi, 24 aderiscono a Federdop Olio (l’83%), comprensivi dell’Igp Toscano. Il campione di monitoraggio è rappresentato da 205 aziende, scelte dai consorzi fra le più rappresentative ed importanti.
A livello nazionale le aziende olivicole individuali monitorate vedono nel coltivatore diretto la figura prevalente con il 42%, seguito dall’imprenditore agricolo professionale con il 28%. L’età media del conduttore è di 51 anni, compresa fra i 43 anni dell’Italia Nord occidentale e i 56 dell’Italia insulare. I conduttori maschi gestiscono il 77% delle aziende olivicole che producono olio dop. Tale incidenza è confermata anche a livello di macro area. Spicca il 42% di conduttrici nell’Italia Nord occidentale.
Il 46% dei conduttori intervistati possiede il titolo di scuola media superiore; il 23%, invece, una laurea.
Il 76% delle superfici dedicate alla produzione di oli Dop è di proprietà del conduttore, mentre il 22% è in affitto e la quota residuale del 2% è ad uso gratuito.
Il 38% del prodotto è venduto direttamente al consumatore; segue la vendita ai negozi specializzati e agli agriturismi (22%). Il 19% viene collocato nel circuito della grande distribuzione. Il 14% delle vendite viene assorbito direttamente dai ristoratori sempre più attenti ad offrire una gamma più completa di oli ai propri clienti più esigenti. Al 7%, invece, le cessioni rivolte ai grossisti.
Dalle quotazioni all’origine delle produzioni Dop relative alla 13^ settimana del 2014 (rilevati da Ismea) si riscontra che, a livello di prezzo, sussiste una maggiore valorizzazione per le produzioni del Nord. Nello specifico: la Dop Garda presenta un prezzo all’origine euro/kg di 9,25, mentre la Dop Terra di Bari per la stessa settimana in esame presenta un prezzo di gran lunga inferiore (3,36 euro/kg).
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