E’ L’allarme lanciato dalla Coldiretti alla luce della neve caduta a seguito dell’ondata di maltempo con l’allerta della protezione civile in Emilia Romagna. Le temperature che si stanno mantenendo sopra lo zero e non costituiscono per il momento un rischio per le colture agricole, ma nelle aree delle alluvioni la neve è un altro ostacolo per gli imprenditori che stanno cercando di sgomberare case, magazzini, attrezzature e stalle dal fango e che attendono il ritirarsi dell’acqua per verificare i danni creati dal deposito di detriti nei campi.
Situazione difficile soprattutto per quelle aziende che hanno ancora pesanti ferite dal post terremoto, come nel caso dell’azienda Lucio Neri di Gorghetto di Bomporto, i cui titolari avevano dovuto abbandonare la casa dopo il terremoto del maggio del 2012 per rifugiarsi in un modulo abitativo fornito dalla protezione civile. Purtroppo – sottolinea Coldiretti – il modulo abitativo è finito sott’acqua e la casa è ancora inagibile e la famiglia di imprenditori si trova in una situazione di grave disagio.
Oltre al decreto varato dal Consiglio dei Ministri, che sospende i pagamenti fiscali, assicurativi e previdenziali nonché di tutti i pagamenti legati a bollette, canoni di affitto e iscrizione alla Camera di Commercio, Coldiretti ritiene indispensabile una norma speciale che consenta un intervento in deroga al decreto sulle calamità naturali, privo di risorse, per approvare uno stanziamento ad hoc per ripristinare strutture, attrezzature, frutteti, vigneti e colture distrutte o danneggiate.
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Fonte: Coldiretti