Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato: “Il lavoro svolto nelle ultime settimane con le Regioni sui fondi comunitari di sviluppo rurale è stato intenso, è stato recuperato gran parte del ritardo di spesa accumulato e ciò ha permesso di chiudere il 2013 con il minimo rischio di penalizzazioni finanziarie da parte della Commissione europea”.
“Solo nel caso della Regione Basilicata – ha aggiunto il ministro – non è stata raggiunta la quota minima di spesa stabilita dai regolamenti comunitari e potrebbe essere costretta a rinunciare a circa 6,8 milioni di euro di fondi europei. Le autorità regionali hanno chiesto alla Commissione europea una deroga alla regola del disimpegno, a causa dei recenti ripetuti eventi alluvionali eccezionali che hanno avuto ripercussioni sulle aziende agricole e quindi sulla loro capacità di realizzazione degli interventi previsti dal relativo Psr”. “In ogni caso – ha proseguito il ministro –, il risultato raggiunto è di grande rilievo, frutto della stretta cooperazione tra ministero, Agea, Regioni e organismi pagatori, che conferma le capacità del mondo agricolo di utilizzare al meglio le risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione europea in un settore strategico per l’economia del Paese, dimostrando dinamicità e propensione ad investire per incrementare la competitività delle imprese agricole italiane e delle aree rurali in generale”.
Il dato di quest’anno è stato ottenuto a carico di misure che hanno privilegiato interventi importanti, volti al sostegno del ricambio generazionale, di pratiche agricole ecocompatibili e di investimenti in settori strategici, sia aziendali, effettuati dalle varie imprese agricole, sia infrastrutturali, come quelli realizzati nel settore della bonifica e dell’irrigazione o finalizzati alla diffusione della connettività a banda larga nelle aree rurali. Da queste esperienze si dovrà ripartire per decidere il modello di politica agricola comune da attuare in Italia; gran parte delle scelte da fare dovranno essere comunicate a Bruxelles entro il 31 luglio.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali