Nella composizione del fatturato le agroforniture spiccano un ulteriore balzo in avanti, passando dai 53 ai 60 milioni di euro (+13%), con il consolidamento del margine acquisito. L’incremento più significativo si deve ai settori dei fitofarmaci (+25%) e dell’impiantistica e irrigazione (+35%).
Il settore cerealicolo realizza il record assoluto di volumi ritirati, le consegne hanno raggiunto quota 133mila tonnellate contro le 115mila del 2012 (+15,65%). Anche quest’anno, oltre 300 nuove aziende hanno consegnato a Terremerse. Un risultato che premia la qualità del nostro servizio e l’apertura dimostrata nella costruzione di alleanze con il Consorzio italiana stoccaggi e con Sada/Anb. L’ottimo risultato conseguito nella raccolta non viene altrettanto premiato dall’attuale andamento del mercato, sempre volatile e complessivamente in flessione.
Il settore carni realizza una buona performance, conseguendo un risultato di budget superiore alle aspettative, dopo la perdita di tutto il fatturato di carni macinate per Unicoop, che contribuiva a determinare l’utile di gestione fino al 2011. Il comparto macchine subisce una pesante flessione. Infine, l’ortofrutta segna un calo di volumi conseguente alle avversità climatiche dell’anno, che deprime il valore degli sforzi effettuati in ordine all’ottimizzazione della produttività e del contenimento dei costi variabili. L’utilizzo solo parziale degli stabilimenti di lavorazione accresce l’incidenza dei costi fissi, rafforzando l’opportunità delle scelte di ristrutturazione messe a punto negli scorsi mesi: la concentrazione delle lavorazioni, la ricerca di partner con cui condividere sinergie per realizzare congiuntamente il completamento di gamma e l’accesso all’innovazione di prodotto, da cui dipende la possibilità di rilanciare la capacità del settore di produrre reddito per i soci e per le strutture cooperative.
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Fonte: Terremerse