Nell'Unione europea oltre 9 persone su 10 che vivono in città sono costrette a respirare un’aria con una quantità di inquinanti che supera le soglie suggerite dall’Organizzazione mondiale della sanità. E l’Italia, in particolare il Nord, risulta essere tra i Paesi più colpiti, soprattutto per i livelli problematici di ozono.
La soluzione? Più agricoltura. Aumentare gli spazi verdi nei centri urbani e nelle aree periurbane, infatti, contribuisce a ridurre smog e inquinamento. Lo afferma la Cia - Confederazione italiana agricoltori, commentando al rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente diffuso oggi.

La Cia ricorda che un solo ettaro di terreno coltivato o boschivo assorbe oltre 2 tonnellate annue di anidride carbonica e produce una tonnellata annua di ossigeno. Ma questo non ha impedito che in meno di vent’anni la cementificazione selvaggia divorasse quasi 2,2 milioni di ettari di terreno agricolo in tutt’Italia.

"Ma i dati allarmanti sui livelli di polveri sottili presenti nelle città, nel nostro Paese come all’estero, ci dicono che è tempo di invertire la marcia - sottolinea la Cia - Bisogna incoraggiare e sostenere la nascita di nuovi angoli di verde e orti urbani, oltre a promuovere una condotta eco-compatibile, ad esempio attraverso l’uso dei mezzi pubblici e della bici al posto di auto e moto".
"E soprattutto - conclude l'organizzazione agricola - per diminuire l’inquinamento, bisogna dire basta al consumo di suolo agricolo e difenderlo da abusivismo e urbanizzazione incontrollata".