Una vendemmia 2013 all'insegna della qualità e una crescita del 105 dell’aumento in valore nelle esportazioni di vino made in Italy che vola verso il record storico di 5 miliardi delle spedizioni all’estero, se l’attuale trend di crescita sarà mantenuto alla fine dell’anno. E’ quanto emerge da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativo al primo quadrimestre del 2013 mentre è in corso la vendemmia giudicata di qualità più che buona, con una produzione stimata dai 42 ai  44,5 milioni di ettolitri previsti da Assoenologi che rispetto agli scarsi raccolti del 2012 prevede aumenti compresi tra il 5 ed il 15% in tutte le regioni tranne che nel Friuli Venezia Giulia dove il raccolto è in calo. "L’Italia con la vendemmia 2013 è quindi - sostiene la Coldiretti - il secondo produttore mondiale di vino dopo la Francia in cui la produzione è stimata pari a 46 milioni di ettolitri in aumento del’11% rispetto allo scorso anno. Al terzo posto tra i Paesi produttori si classifica la Spagna seguita dagli Stati Uniti e dalla Cina che è in forte crescita anche nei consumi".

A segnare il miglior risultato al di fuori dai confini nazionali, sottolinea la Coldiretti, è lo spumante italiano la cui domanda  cresce addirittura del 19% nel 2013. "Oltre la metà del fatturato esteroprecisa la Coldiretti - viene realizzato nell’Unione europea dove le esportazioni di vino crescono del 10% come avviene negli Stati Uniti". La Germania si conferma il primo mercato per le bottiglie tricolori, con una crescita del 13%, ma l’export va a gonfie vele anche in Francia (+12%) e Gran Bretagna (+8%). Un vero e proprio boom si registra però in Russia, dove gli acquisti di vino italiano sono cresciuti del 32%. Crescita record (+30%) anche in Australia. Un dato significativo se si considera che lo stato oceanico è oggi il primo Paese esportatore di vino tra quelli extraeuropei e il quarto a livello mondiale dopo Francia, Italia e Spagna.  Positivo anche il dato sui mercati asiatici, con una crescita complessiva del 3%, con un aumento del 5% in Cina.

I buoni risultati sui mercati esteri sono stati accompagnati da un aumento del valore delle vendite anche a livello nazionale dove nel primo quadrimestre del 2013 si è verificato un aumento dell’8,4% degli acquisti familiari secondo l’Ismea. "Un risultato - continua la Coldiretti - determinato dagli aumenti dei prezzi medi poiché i consumi nazionali in quantità sono scesi a minimo storico dall’Unità d’Italia ad appena 22,6 milioni di ettolitri nel 2012, inferiori addirittura ai 29 milioni di ettolitri bevuti negli Stati Uniti (+2%) e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che detiene saldamente il primato mondiale".

A livello mondiale ad aumentare è soprattutto la domanda in Cina con 18 milioni di ettolitri (+9%) mentre "in Europa - continua la Coldiretti - i consumi crescono un poco in Francia e sono invece stabili in Germania, Portogallo e Grecia mentre calano, oltre che in Italia, anche in Spagna. Il risultato è stato un aumento dei consumi mondiali che - conclude la Coldiretti - hanno raggiunto 245,2 milioni di ettolitri nel 2012 (+0,6%) secondo l’Oiv".