“E' un segnale di dinamismo delle imprese italiane nel produrre prodotti di buona ed alta qualità - commenta Pietro Sandali direttore generale di Unaprol -. Questi dati confermano la validità dei programmi di promozione del consumo consapevole realizzati in tutto il mondo da Unione europea, dall’Italia e da Unaprol”. Dall’analisi degli scambi, realizzata dall’osservatorio economico di Unaprol in occasione di Tuttofood di Milano, risulta che nel 2012 l’Italia ha acquistato dall’estero olio per circa 1 miliardo e 100 milioni di euro. I volumi importati hanno quasi raggiunto il livello di 600 mila tonnellate, ma hanno registrato una flessione del 4,2% attribuibile in misura maggiore al segmento degli oli d’oliva. Gli approvvigionamenti dalla Spagna hanno subito una contrazione del 12%, determinate prevalentemente dalla diminuzione della produzione spagnola.
Ma la novità che si affaccia sui mercati è il Messico: oltre 10 milioni di messicani conducono una vita con un tenore di vita superiore alla media. "Si tratta di soggetti alto spendenti – afferma Eugenia Mesta,trade analyst dell’agenzia Ice di Città del Messico - con un'eccellente inclinazione verso il mercato made in Italy. Quella messicana è una popolazione giovane che può essere intercettata con un prodotto di alta qualità come quello italiano".
Unaprol sta incentrando la sua comunicazione sulle proprietà salutistiche dell’extra vergine. “L’alta qualità degli oli – afferma il professor Maurizio Servili dell’Università di Perugia – è legata tra l’altro all’alto contenuto di acido oleico, di alfatocoferolo e di composti fenolici bioattivi, sostanze importanti nella riduzione delle malattie cardiovascolari e nella prevenzione di alcune forme di tumore”.
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