Coop ha dato il via ad una nuova campagna informativa sulla sicurezza alimentare e sulla genuinità dei prodotti, mettendo sotto la lente d'ingrandimento diversi prodotti base della filiera agroalimentare italiana e facendo del proprio sito www.coop.it il polo di riferimento per la fruizione delle opportune informazioni.
Oggi in Coop Italia sono presenti 47 tecnici che presidiano qualità e fornitori per garantire i prodotti a proprio marchio, ma con verifiche anche sui prodotti critici a marchio dei fornitori.

Questo nuovo progetto parte dal latte fresco Coop: solo latte italiano con tracciabilità certa fino alla stalla. Verrà verificata l'assenza di Ogm nei mangimi con cui vengono alimentati gli animali e la presenza di un livello di aflatossine inferiori al 50% del limite massimo residuo stabilito dalla legge.
Seguiranno poi le conserve di pomodoro, le uova, il vino, l'olio d'oliva, la mozzarella di bufala. Alimenti buoni, a prezzo equo, e che contengono esattamente quello che viene dichiarato in etichetta. 

Tutto questo è inserito in un sistema di garanzia Coop che parte dalla selezioni dei fornitori, risale la filiera fino al campo o all'allevamento, garantendo non solo la conformità alle norme ma fissa anche capitolati di produzione stringenti con standard volontari restrittivi e piani d'analisi rinforzati. L'affidabilità di questo sistema è certificato da due enti di controllo accreditati.

Il laboratorio Scientifico di Coop e Heracles
Da anni il Laboratorio Coop è impegnato nell'applicazione di tecniche in grado di leggere il Dna di prodotti a rischio (quali la carne ed il pesce) e di stabilire quindi se l'ingrediente corrisponde a quello dichiarato o se vi è una sofisticazione. Questa competenza è stata particolarmente utile nel recente scandalo delle carni di cavallo presenti nei prodotti dichiarati a base di bovino.
Il laboratorio ha analizzato 262 campioni per verificare la corretta etichettatura delle referenze in vendita. All'esperienza di biologi e chimici è affidato anche il compito di presidiare i rischi emergenti e di combattere le frodi con tecniche innovative; per farlo, oltre a collaborare con importanti enti scientifici, si è recentemente dotato di un nuovo strumento in arrivo dalla Francia che è un'autentica rarità nel nostro Paese (attualmente è in dotazione solo in 2 poli universitari).

Si chiama Heracles e tecnicamente è un gascromatografo evoluto, abbinato ad un potente software di analisi statistica; lo strumento ha la peculiarità di 'annusare' le sostanze volatili caratteristiche emesse da qualsiasi materia prima o prodotto e attribuisce di conseguenza una sorta di carta d'identità o 'impronta digitale' specifica del prodotto stesso. In questo modo è possibile in tempi più brevi di quelli a cui siamo solitamente abituati (e di fronte alle continue emergenze questo fa la differenza) distinguere un alimento conforme da uno adulterato. Per esempio può essere utilizzata per valutare la provenienza geografica dei campioni analizzati e identificare le varietà vegetali utilizzate nei diversi prodotti (ad esempio olio extravergine d'oliva di diverse regioni italiane o rapporto tra varietà 'arabica' e 'robusta' nel caffè).