Modeste le performance degli oli Dop-Igp e biologici. Rispetto al 2011 si evidenzia una leggerissima contrazione delle vendite, sia in volume, sia in valore (-1%).
Le vendite, soprattutto di extravergine, si concentrano al Centro Italia e in Sardegna, con una progressione del 3% sia con riferimento ai volumi, sia ai valori.
Contrazioni abbastanza contenute con un dato positivo per il “100% italiano” nel Sud. Sono i dati comunicati a Verona da Unaprol – Consorzio olivicolo italiano nella giornata inaugurale di SOL, il Salone dell’olio extra vergine di oliva di qualità dai quali emerge un dinamismo del settore attraverso l’analisi dei consumi di olio nelle principali aree geografiche italiane nel 2011 e nel 2012.
Per quanto riguarda le vendite di olio extra vergine, primeggia la Lombardia con 24 milioni di litri venduti per un valore di 97 milioni di euro, seguita dalla Toscana con 16 milioni di litri per un valore di 60 milioni di euro e dal Lazio con 15 milioni di litri ed un valore di 55 milioni di euro.
Dop e Igp si concentrano nel Nord Italia dove spicca la Lombardia con quasi 738 mila litri venduti per un fatturato di circa 8 milioni di euro. Le vendite di olio extravergine biologico raggiungono il massimo in Lombardia con 483mila litri venduti per un fatturato di circa 4 milioni di euro. Buoni risultati anche in Veneto con 218mila litri venduti ed un fatturato di 1,6 milioni di euro, in Emilia Romagna con 210mila litri ed un fatturato di 1,7 milioni di euro ed in Toscana con 206mila litri ed 1,6 milioni di euro.
Per quanto concerne il 100% italiano è la Toscana con 7 milioni di litri e un fatturato di 23 milioni di euro ad avere la prima posizione.
I prezzi praticati nella Gdo per l’olio extra vergine tra il 2011 ed il 2012 sono risultati sostanzialmente stabili. Gli attuali prezzi delle categorie di maggior pregio, tranne il caso degli oli Dop e Igp (in alcuni contesti), mettono in evidenza la necessità di strutturare adeguate strategie di filiera, in grado di supportare al meglio le produzioni e valorizzarle anche all’interno della Gdo.
“Sono 600 le filiere tracciate da Unaprol con circa 7mila aziende in tutta Italia già pronte per il mercato”, ha riferito Massimo Gargano, presidente di Unaprol.
“In tale situazione di mercato – ha poi aggiunto - permangono le difficoltà per il raggiungimento di un adeguato livello di redditività per gli olivicoltori che producono olio di qualità e non vedono adeguatamente remunerati i costi di produzione sostenuti”.
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