Vinitaly in the World, il progetto avviato da Veronafiere per promuovere l’eccellenza dei vini italiani nel mondo, riparte a fine gennaio dagli Stati Uniti con un nuovo nome: Vinitaly International. Un rebranding che esprime la determinazione a confermare ulteriormente il ruolo della manifestazione come ambasciatore e partner per lo sviluppo del business nazionale in tutto il mondo, attraverso l’attivazione di una rete di solide relazioni istituzionali e commerciali.

 

Il nuovo naming debutterà in occasione delle due tappe statunitensi che aprono la stagione 2013: la prima si è tenuta ieri 28 gennaio a New York, la seconda si terrà domani 30 gennaio a Miami.

 

Oggi, a 15 anni dal suo primo debutto oltre confine in Cina, nel 1998, la rassegna copre i principali mercati internazionali come Stati Uniti, Russia, Giappone e Hong Kong e ha rafforzato il proprio ruolo come piattaforma commerciale per la promozione e l’esportazione del made in Italy, mediante un dialogo costante tra le aziende, gli enti governativi e i key player internazionali.

 

Al momento l’Italia è il primo esportatore di vino negli Stati Uniti, con un market share nei primi 9 mesi del 2012 in crescita del 7,2% sull’anno precedente. Un mercato, quello statunitense, che è previsto in progressiva crescita dei consumi del 2,4% annuo sino al 2016.

 

Gli appuntamenti di New York e Miami vedranno la partecipazione di oltre 160 produttori italiani - quest’anno all’evento si aggiungono 80 cantine di Slow Wine - i quali avranno la possibilità di confrontarsi con i più importanti operatori professionali nel corso di un ricco calendario di incontri, presentazioni e degustazioni rivolte ad un target b2b e b2c organizzati a corollario dell’esibizione.