Il cammino per la nuova Pac è ancora lungo. Apprezziamo, però, la disponibilità del commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos ad un confronto costruttivo per rispondere alle esigenze degli imprenditori agricoli, garantendo i loro redditi e il rafforzamento dell'organizzazione di mercato e rapporti di filiera più stretti e produttivi. Concordiamo con il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro perché non si arrivi a una riforma a tutti i costi che non tenga in debito conto i problemi delle imprese e soprattutto delle crisi che in questi anni hanno provocato pesanti conseguenze”.

Lo ha sostenuto il presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi partecipando al Congresso degli agricoltori europei a Budapest che ha come tema "La Politica agricola comune dopo il 2013; come gli agricoltori europei potranno garantire la sicurezza alimentare in maniera innovativa e redditizia".
 

Nostro auspicio - ha proseguito Politi - è che il confronto che continuerà nei prossimi mesi possa creare una riforma adeguata alle sfide che attendono l’agricoltura fino al 2020. Da parte nostra ci sarà piena collaborazione per una pac che abbia precisi obiettivi: l’efficienza del mercato; il rafforzamento delle organizzazioni di produttori; la diffusione dell’economia contrattuale; valide misure per favorire il ricambio generazionale; il sostegno degli strumenti (assicurazioni e fondi di mutualità) per contenere gli effetti della volatilità dei prezzi e delle crisi di mercato”.
 

“Condividiamo le preoccupazioni di De Castro per il quale, davanti alle attuali difficoltà, si renderebbe necessario ulteriore tempo che farebbe slittare la riforma. D’accordo anche -ha aggiunto Politi- sull’annuncio del presidente della Commissione Agricoltura che a Strasburgo non si approverà alcuna proposta di riforma se non si conoscerà prima il quadro finanziario Ue”.

“Le risorse, sempre più esigue, devono essere destinate ai veri agricoltori professionali, alle aziende che operano nel mercato dei prodotti e del lavoro. La Pac 2014-2020 deve porre al centro la vera agricoltura e le imprese agricole”.

“Ecco perché rinnoviamo l’appello al governo affinché, nella sua collegialità, -ha concluso Politi- porti avanti una posizione del ‘sistema Paese’ che sia supportata da un tenace ‘gioco di squadra’”.