"Un sistema amministrativo e gestionale per la Pac che deve recuperare efficienza e non pesare sulle imprese agricole. Di questo abbiamo urgente bisogno". 

 

E' questo il commento di Confagricoltura sulla decisione del Tribunale Ue che ha respinto il ricorso dell'Italia contro la decisione della Commissione, che nel 2008 aveva imposto oltre 150 milioni di euro di rettifiche finanziarie a carico delle casse italiane. Di queste rettifiche oltre 50 milioni hanno riguardato ritardati pagamenti agli agricoltori del 2005 e del 2006. 

 

"L'Italia ha avuto torto e gli agricoltori hanno pagato ingiustamente due volte - commenta il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - prima ricevendo dopo i termini gli importi loro spettanti. Poi perché, assieme agli altri contribuenti, occorrerà far fronte alle correzioni finanziarie compensando con risorse nazionali quelle che Bruxelles non mette più a disposizione". 

 

"Certo rispetto al complesso delle erogazioni della Pac - ha concluso Guidi - si tratta di cifre non rilevantissime in proporzione, ma ciò non toglie che non possiamo perdere decine di milioni e occorre comunque tutta l'attenzione possibile e appunto un salto di efficienza nel sistema. Come dimostra la decisione del Tribunale Ue".