"Abbiamo tutti bisogno di semplificazione per essere competitivi, per questo chiediamo una metodologia operativa che modifichi le procedure esistenti in ordine alla prossima attuazione del Sistema di qualità nazionale produzione integrata". Così ha commentato Ambrogio De Ponti presidente Unaproa l'esito dell'incontro avuto, insieme agli altri rappresentanti della parte agricola al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
"Riteniamo - ha ricordato il numero uno di Unaproa - che siano ormai maturi i tempi per parlare di disposizioni nazionali e non più di linee guida nazionali, analogamente a quanto già avviene per l'Ocm.
Tutta la parte agricola, senza eccezioni, ha chiesto che vi sia un unico disciplinare nazionale, integrabile, se del caso, con elementi di tipo regionale per salvaguardare la prerogativa territoriale in merito alla difesa delle avversità in funzione delle specifiche condizioni pedo-climatiche locali. Questo consentirebbe di uniformare al massimo le procedure e sarebbe un elemento fondamentale anche per il sistema commerciale/distributivo".
"Le nostre aziende - ha concluso De Ponti - sono soggette a troppi disciplinari ingiustificatamente diversi tra loro, che aumentano solo i costi di produzione. Ad esempio lo stesso schema di decreto legislativo sull'uso sostenibile dei pesticidi prevede due ulteriori livelli per quanto riguarda la produzione integrata e questo ci preoccupa perché il mercato non riconosce questi tecnicismi. Mi auguro che le amministrazioni nazionali e regionali tengano in considerazione la nostra esigenza".
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