Sostenibilità, green economy ed equità sociale. Questi i temi centrali del vertice Rio+20, la conferenza delle Nazioni unite sullo sviluppo sostenibile che si è aperta ieri, mercoledì 20 giugno e che si chiuderà domani, venerdì 22 giugno a Rio de Janeiro in Brasile.

 

Confagricoltura: 'Serve una politica per la sostenibilità in agricoltura

"L'agricoltura italiana non solo è pronta a raccogliere la sfida dello sviluppo sostenibile - dice Confagricoltura - ma ha già raggiunto importanti risultati, assicurando una presenza costante sul territorio di imprese che generano reddito e occupazione con la produzione di alimenti sani e sicuri, nel rispetto dell'ambiente e della salute umana".

Gli agricoltori italiani, riporta l'organizzazione agricola, dal 2000 al 2010 hanno ridotto l'utilizzo di anticrittogamici del 18% e di insetticidi di oltre il 20%. Non solo, in coerenza con le direttive europee, sempre dal 2000 al 2010, hanno diminuito del 37,5% l'uso di concimi minerali di sintesi, privilegiando la concimazione organica.

Inoltre, l'agricoltura ha contenuto le proprie emissioni di gas serra negli ultimi quindici anni del 16%, contro una media degli altri settori del 6% ed un aumento nei trasporti, nel residenziale e nel terziario. Infine, l'agricoltura contribuisce all'assorbimento di Co2 con i normali processi produttivi e con lo sviluppo delle agroenergie, che determinano un risparmio diretto di fonti energetiche.

"Occorre – conclude Confagricoltura – non una politica della sostenibilità in agricoltura, ma per la sostenibilità in agricoltura. Che significa investire nel settore, consentendo ad un sempre maggior numero di imprese agricole di raggiungere dimensioni sufficienti, produrre e competere sul mercato; non solo sul piano della qualità, ma anche dei prezzi. Sviluppare e favorire ricerca e innovazione che, anche nella difesa dell'ambiente, sono fondamentali".

 

Cia: le smart farm, le fattorie intelligenti

Innovative, efficienti, a basso impatto ambientale; in una parola, smart. Se Rio+20 rilancia le smart city, l'agricoltura italiana costruisce il suo modello di fattoria intelligente: un'azienda dinamica ed ecofriendly che si fonda sulla razionalizzazione dei consumi energetici, sul riciclo degli scarti agricoli e sulle coltivazioni a basso impatto ambientale. E i protagonisti di questa rivoluzione verde sono gli under 40 delle campagne italiane.

"Queste aziende green - spiega la Cia - Confederazione italiana agricoltori - hanno un identikit ben preciso. Da una parte rimangono agricole nel senso più tradizionale del termine, perché orientate al food, dall'altra si trasformano completamente in chiave multifunzionale". Come? Con pannelli solari e mini impianti eolici sui tetti dei capannoni garantiscono l'autosufficienza energetica di fabbricati e strutture aziendali; biocarburanti per alimentare i mezzi meccanici; i residui delle potature e gli scarti dei cereali diventano biomassa agricola da valorizzare energeticamente. E, ancora, l'impiego di tecniche colturali a basso impatto ambientale diminuisce l'uso di concimi e fitofarmaci, limitando i costi e l'impoverimento del suolo; mentre l'esigenza di risparmio idrico è affrontata con la sostituzione dell'impianto a pioggia con quello a goccia.

La Cia ricorda che un numero sempre maggiore di imprese agricole, soprattutto condotte da giovani, sceglie di intraprendere la strada delle agroenergie. "I servizi per l'ambiente e la produzione di energia rinnovabile - riporta la Cia - sono una prerogativa aziendale per il 7,2% degli under 40 contro il 4& dei colleghi senior".

"Il settore primario - conclude la Cia - è già di per sé l'unico comparto produttivo a vantare un bilancio ambientale positivo, in quanto la quota del 5,4% con cui l'agricoltura incide positivamente sulle emissioni di gas serra è bilanciata dall'assorbimento del 5,8% degli stessi gas attivato dal comparto forestale. Inoltre il contributo delle emissioni italiane di derivazione agricola è al di sotto della media europea, che è pari al 10,2% per l'Ue a 15. Ed è proprio da questi risultati che si vuole partire per affrontare al meglio la sfida dei cambiamenti climatici".