Con una cerimonia nella sala consiliare del Comune di Sorrento, sono stati premiati i vincitori della decima edizione del 'Premio Sirena d'Oro', il concorso nazionale riservato agli oli extravergine di oliva Dop.

La consegna delle 'Sirene' è stata preceduta da un convegno sul tema 'Dieta Mediterranea, cultura del Territorio, cultura della Salute', al quale hanno partecipato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, il vice sindaco e assessore all'Agricoltura, Giuseppe Stinga, il presidente di FederDop Olio, Silvano Ferri, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Paolo Russo, il sottosegretario delle politiche Agricole alimentari e forestali, Franco Braga, il consigliere del governatore Caldoro per l'Agricoltura, Vito Amendolara, il vice presidente nazionale della Coldiretti, Gennaro Masiello, il presidente di Unaprol, Massimo Gargano, la responsabile della direzione generale della vigilanza per la qualità e la tutela del consumatore del Mipaaf, Laura La Torre, l'antropologo Marino Niola e il vice questore aggiunto del Corpo Forestale dello Stato, Amedeo De Franceschi.

 

La dieta mediterranea, uno stile di vita

"Il Premio Sirena d'Oro attira ogni anno sempre più consensi e testimonia l'impegno della nostra Città nella promozione delle eccellenze agroalimentari - ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - Il concorso premia le migliori produzioni nazionali di olio extravergine di oliva dop e rappresenta un'occasione per approfondire le proprietà benefiche di quest'oro giallo protagonista della dieta mediterranea". "Il successo di questa manifestazione, con 200 aziende iscritte e l'adesione della quasi totalità dei consorzi di tutela, attira a Sorrento l'attenzione dell'intero comparto – ha affermato il vice sindaco di Sorrento e assessore all'Agricoltura, Giuseppe Stinga – Il nostro obiettivo è quello di far conoscere le qualità salutistiche degli oli dop e farne aumentare il consumo. Abbiamo anche avviato un progetto didattico che coinvolge gli alunni delle scuole, convinti che non sia mai troppo presto per imparare a distinguere e scegliere per le nostre tavole prodotti di qualità.

"La dieta mediterranea, il modello alimentare e culturale da poco diventato patrimonio immateriale dell'Unescoha osservato Paolo Russo – è uno stile vita che l'Italia e il Parlamento sono impegnati a sostenere. Principe della dieta mediterranea è l'olio d'oliva, protagonista del Premio Sirena d'Oro, che grazie all'indicazione di origine obbligatoria consente di promuovere i luoghi e le identità del nostro Paese. La Campania ha un patrimonio enogastronomico che può diventare un volano per l'economia locale – ha osservato Vito Amendolara - La Regione ha recentemente approvato una legge per la valorizzazione di questo stile di vita. Si tratta  del punto di partenza per la promozione di quelle eccellenze che ci hanno reso famosi in tutto il mondo. D'altra parte è anche vero che proprio i nostri prodotti sono un eccellente strumento di promozione del territorio".

"Nel corso degli anni – ha osservato il presidente di FerdOp Olio, Silvano Ferri - il Premio Sirena d'Oro ha unito l'Italia delle eccellenze olearie. Fino a poche edizioni fa il 40% degli oli vincitori erano siciliani, il 30% toscani, un 15% umbri. Oggi la qualità degli oli dop non è una variabile ma una certezza diffusa sull'intero territorio italiano. In questo concorso su 15 aziende finaliste sono stati coinvolti 14 oli Dop riguardanti 14 Regioni. Dalla Liguria fino alla Sicilia i consumatori italiani che per il 79% sono disposti a pagare più per oli che siano veramente italiani, trovano nel sistema delle Dop la garanzia del vero prodotto italiano certificato da un riconoscimento comunitario".

 

"In Italia, nel 2011, sono stati venduti attraverso i canali della Gdo complessivamente più di 215 milioni di litri di olio per un valore di 846 milioni di euroha dichiarato Massimo Gargano, presidente di Unaprol - La categoria più venduta è l'extravergine convenzionale per la quale si registra un incremento a volume (+1,5%) e una tenuta a valore (-0,3%), rispetto al 2010; per il bio la tendenza positiva riguarda sia i volumi, sia i valori (rispettivamente +9% e +7%); per le Dop si evidenzia una situazione di leggera contrazione per i volumi (-1%), ma in crescita del 4% del valore. Questa dinamica - ha aggiunto Gargano - dimostra che l'extra vergine convenzionale è sottoposto a una forte pressione promozionale. Il sistema delle Dop invece rappresenta un'opportunità per sviluppare nicchie di mercato in cui la qualità e i valori del territorio, che sono l'anima della Filiera agricola italiana, possono soddisfare una domanda più selettiva incrociando le esigenze di trasparenza di mercato, premiate da una buona propensione alla spesa da parte di consumatori più evoluti".