Si appresta a tagliare il traguardo dei dieci anni di attività Unicaa, l'organizzazione al servizio delle imprese agricole basata su un'alleanza siglata a livello nazionale tra Uniagronomi, Confcooperative e gli imprenditori agromeccanici di Unima, con una rete nazionale di quasi 200 sportelli sparsi in tutta Italia.

Unicaa è frutto principalmente di una sinergia di alto profilo tra la sezione agroalimentare di Confcooperative (Fedagri) e la società Sisa, Servizi integrati sistemi agroalimentari – titolare di un Caa, Centro di assistenza agricola, autorizzato a livello nazionale che proprio il prossimo mese di novembre totalizzerà il decimo anno di attività.

"I Caaspiega il direttore di Unicaa, Danilo Pirola – operano in convenzione con le pubbliche amministrazioni e svolgono per conto delle imprese agricole pratiche amministrative per l'accesso a sovvenzioni pubbliche e ad altre opportunità di finanziamento, cui si aggiungono servizi di consulenza per la gestione aziendale".

Il progetto che nel novembre del 2001 diede vita all'organizzazione che ha poi assunto il nome di Unicaa mette al centro di tutto l'impresa agricola, intesa come realtà di prim'ordine del sistema economico e come risorsa da valorizzare al massimo grado.

"Quando fu intrapreso questo innovativo progetto di rete al servizio delle imprese – spiega il presidente di Unicaa, Giambattista Merigo – potevamo contare su meno di 30 sportelli, concentrati soprattutto in Lombardia. Ora siamo vicini al traguardo dei 200 sportelli con una copertura capillare del servizio, da noi offerto sull'intero territorio nazionale in modo omogeneo".

Una delle tappe fondamentali nella storia di Unicaa è rappresentata dall'applicazione della cosiddetta 'riforma di medio termine' della Politica agricola comune, Pac, avvenuta a partire dal 2005. "A quell'epoca – ricorda Merigo – l'Unione europea introdusse una serie di novità riguardanti i meccanismi di sostegno pubblico alle imprese agricole, che si fecero più rigorosi e stringenti e richiesero la messa in campo di adeguate risorse professionali. Questa situazione diede alla nostra organizzazione la possibilità di affermarsi come importante soggetto tecnico di riferimento".

La rete che fa capo a Unicaa può contare ora su una base nazionale di quasi 35mila imprese affiliate. "Insieme abbiamo saputo – commenta Merigo - creare un'alleanza strategica nel campo dei servizi al mondo agricolo e agroalimentare. La recente evoluzione della normativa ha dimostrato come siano sempre dietro l'angolo nuovi aggravi burocratici a carico delle nostre strutture. La crescente complessità delle funzioni che i Centri autorizzati di assistenza agricola sono chiamati a svolgere ci conferma nell'intuizione di aggregare altri Caa operanti sul territorio non solo per realizzare congrue economie di scala, ma anche per mettere in comune competenza e professionalità".

La nuova sfida che attende Unicaa e gli altri centri di assistenza agricola è ora rappresentata dall'approvazione del nuovo regolamento di riforma della Politica agricola comune, che sarà applicato in tutta Europa a partire dal 2014. Una riflessione a tutto campo sulle prospettive della nuova Pac sarà al centro del ciclo di conferenze che Unicaa realizzerà per celebrare compiutamente il primo decennio di attività.

"Abbiamo ideato un tour che partirà il prossimo 10 novembre da Bergamo, dove si trova la sede operativa centrale di Unicaaspiega Merigo - e che farà successivamente tappa a Roma, Lecce e Palermo. Nel corso di questi incontri delegazioni provenienti da tutte le regioni d'Italia discuteranno sul futuro dell'agricoltura mettendo a fuoco sia gli aspetti legati all'evoluzione del sistema nazionale e comunitario di sostegno al settore, sia le strategie più idonee a far fronte alle prossime sfide che attendono le nostre imprese".