Si è chiuso a Namyangyu (Seoul), in Corea del Sud, il Congresso mondiale del Biologico “Il biologico è vita” organizzato da Ifoam, il movimento mondiale dell'agricoltura biologica. Un congresso animato da decine di presentazioni e da una conferenza scientifica che si è incrociata con una presentazione mondiale delle diverse esperienze del settore biologico. 

Il Congresso ha dimostrato la vitalità del movimento biologico, la sua universalità, essendo ormai ben strutturato nei 5 continenti (oltre 37 milioni di ettari certificati e 1,6 milioni di produttori), e la sua capacità di innovare sia a livello locale, che negli scambi internazionali. 

L'agricoltura biologica rimane avanguardia e vuole mantenere la sua leadership per essere il modello di produzione e consumo più sostenibile e per rigenerare il settore agricolo e alimentare.

Per raggiungere l'obiettivo, però, deve saper affrontare le nuove sfide, come il cambiamento climatico, la scarsità di risorse primarie quali l'acqua e i suoli fertili e la progressiva riduzione del numero di agricoltori. Proprio di questi temi si è discusso a Seoul, in modo da preparare il movimento e fornire risposte adeguate e le conoscenze necessarie. 

Aiab è l'organizzazione che a livello  mondiale ha presentato il maggior numero di contributi al Congresso, con ben 9 presentazioni, 2 poster, la collaborazione all'organizzazione di una delle pre-conferenze (quella sul vino) e della sessione tematica sulle sementi. 

La diversità dei temi trattati, vino bio, biodistretti, rete europea dei biodsitretti, rete europea di agricoltura bio-sociale, esperienze di agricoltura bio-sociale nei penitenziari italiani, distribuzione alternativa, ricerca e sementi, sono la testimonianza di una straordinaria poliedricità dell'associazione che sempre più si presenta a livello mondiale come organizzazione di produttori biologici con una specifica attenzione alla ricerca delle nuove frontiere del biologico.

L'Assemblea generale di Inofo Ifoam ha confermato il presidente dell'Aiab, Andrea Ferrante, in rappresentanza dei produttori europei, vicepresidente dell'Ifoam Inofo, l'organizzazione che riunisce a livello mondiale le organizzazioni di produttori bio. Confermato anche il presidente Moises Quispe, Anpe (Peru)
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