“L’agricoltura non è più ormai da tempo al centro dell’agenda politica del Governo italiano. Bisogna avviare un percorso di riflessione serio sul ruolo che riveste il comparto primario nel contesto economico del Paese, partendo dall’analisi dello spaccato emerso dall’ultimo Censimento dell’Agricoltura dell’Istat. Così il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini.

Il presidente della principale organizzazione agricola cooperativa ha inoltre ribadito che accanto alla valorizzazione delle filiere corte, i cui vantaggi sono da tutti riconosciuti, occorre che l’agroalimentare italiano si rafforzi il più possibile sul piano della internazionalizzazione. “I nostri agricoltori – ha dichiarato – devono essere messi nella condizione di poter esportare i propri prodotti, attraverso precise garanzie da parte dell’Unione europea sul rigoroso rispetto delle norme produttive anche nei paesi esteri: solo così si può dare un duro colpo all’agropirateria e alle falsificazioni alimentari”.

Il presidente Gardini si è infine soffermato sui temi più cari alla cooperazione, dall’importanza dell’aggregazione dell’offerta, alla necessità di un impegno comune per snellire la burocrazia e operare una semplificazione degli enti dedicati alla materia agricola. Ha ribadito, infine, quanto sia importante nel rapporto con la Grande distribuzione organizzatore riuscire a pervenire a regole commerciali certe e uguali condizioni di competitività.