Unaproa sta lavorando insieme al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, all'Agea e alle altre Unioni nazionali per attivare immediatamente le misure straordinarie previste dal Regolamento comunitario per affrontare la crisi causata dal batterio 'killer'.
"Per arginare la crisi del comparto ortofrutticolo dobbiamo agire il più in fretta possibile per rendere operative, attraverso le Organizzazioni di produttori, le misure straordinarie previste da Bruxelles. Siamo preoccupati perché l'ultima proposta della Commissione non garantisce che gli importi fissati saranno percepiti per intero dalle Organizzazioni dei produttori, in quanto la definizione finale avverrà solo al termine delle operazioni di intervento. Mi auguro che nel giro di pochi giorni possiamo dare seguito al ritiro del prodotto dal mercato e/o alla mancata raccolta".
Così Ambrogio De Ponti, presidente di Unaproa, all'indomani del piano predisposto dalla Commissione europea che prevede uno stanziamento di 210 milioni di euro come indennizzo per i produttori ortofrutticoli danneggiati e relativi a cetrioli, pomodori, lattughe, peperoni e zucchine, nel periodo compreso tra il 26 maggio e il 30 giugno 2011.
"Abbiamo fatto presente al ministro Romano la necessità di attivare da subito misure complementari agli indennizzi nei confronti dei produttori associati e non".
Secondo Unaproa, infatti, il crollo dei consumi interni, dei prezzi e dei quantitativi destinati all'esportazione dei prodotti ortofrutticoli, a causa del batterio Escherichia Coli, deve essere arginato attraverso una comunicazione istituzionale, sia a livello europeo che nazionale, incisiva e rassicurante nei confronti di chi acquista. "Il pericolo - avverte De Ponti - è che tutto questo si trasformi in uno sconvolgimento prolungato dei mercati, con conseguenze economiche ancora più pesanti".
Unaproa ha chiesto di reperire risorse finanziare da investire in comunicazione e promozione del consumo di frutta e verdura, anche attraverso le somme destinate alla prevenzione e gestione delle crisi di mercato eliminando l'obbligo di cofinanziamento previsto per le Organizzazioni produttori/Associazione organizzazioni produttori.
"Sarebbe auspicabile – conclude imprevidente De Ponti – che una misura di questo genere fosse adottata almeno per due annualità in modo da ripristinare le normali condizioni di consumo dei prodotti nazionali".
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