"Il risarcimento stabilito dall'Unione europea per i danni subiti dagli agricoltori danneggiati dall'epidemia generata dal batterio E.coli, sono una misura insufficiente rispetto alle gravi perdite registrate all'interno della filiera agricola internazionale". 

Lo afferma il presidente nazionale della Confeuro, Rocco Tiso

"Gli indennizzi decisi da Bruxelles - spiega Tiso - non tengono debitamente conto dei danni subiti dalla filiera agricola internazionale e dai suoi operatori. Il blocco delle importazione dei prodotti ortofrutticoli della Russia e gli ingenti danni di credibilità determinati dalle valutazioni errate sulla natura e sugli effetti della diffusione dell'epidemia E. coli - continua - non possono essere adeguatamente risarciti con la sola somma stanziata dall'Unione europea". 

"E' auspicabile - conclude Tiso - che questo indennizzo sia solo una misura tampone alla quale poi far seguire successive manovre di sostegno".