La frontiera salutistica e nutrizionale è sempre più la nuova scommessa in India per l’olio extra vergine di oliva I.O.O.% alta qualità italiana.
Nel Paese-continente che conta più di un miliardo di consumatori, circa il 10% soffre di malattie cardiovascolari e si calcola che entro il 2015 l’infarto potrebbe diventare la principale causa di morte tra la popolazione.
Sotto accusa le diete alimentari poco corrette e cariche di grassi. In India oltre il 30% della popolazione delle grandi città è sovrappeso e 100milioni di persone soffrono di pressione alta.
A questa domanda di qualità e di garanzia risponde l’olio extra vergine di oliva I.O.O.% alta qualità italiana presente in India per la prima volta anche con lo storico marchio made in Italy Lupi. Un elisir di lunga vita che grazie al sostegno del ministero delle Politiche agricole, che con Unaprol ha siglato il primo contratto di filiera per l’olivicoltura italiana, attuato sui mercati esteri con la collaborazione di Veronafiere, sta diventando la bandiera della salute per decine di migliaia di consumatori indiani.
Il momento è favorevole perché proprio per incentivare i consumi, i dazi sono stati drasticamente ridotti ed addirittura eliminati per la categoria dell’extra vergine.
“Un buon segnale che lascia intravedere un aumento delle importazioni del prodotto di qualità sostenuta da una domanda interna in continuo aumento”, ha detto il presidente di Unaprol Massimo Gargano.
L’Italia è il secondo Paese esportatore di oli di oliva in India. Nel 2010 sono state importate oltre quattromila tonnellate e si prevede che alla fine del 2011 le importazioni raggiungano le 6mila tonnellate in totale. Un buon segnale per il nostro paese che rispetto a due anni fa ha incrementato del 25% la sua quota di export di olio di oliva verso l’India.
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