E' un paesino in provincia di Lodi di soli 67 abitanti, ma il progetto che si sta realizzando a Maccastorna potrebbe essere preso come caso di studio per capire le potenzialità di un sistema integrato per sfruttare l'energia da fonti rinnovabili.

Tutto parte da un'azienda di trasformazione alimentare del territorio, la Solana Spa, moderna industria conserviera che lavora 200.000 tonnellate di pomodori all'anno. Il suo amministratore delegato, Antonio Biancardi, che è anche un imprenditore agricolo, si è reso conto dell'enorme potenziale energetico degli scarti di lavorazione della Solana, ed ha deciso di metterlo a frutto.

Ciò che resta della trasformazione diventerà quindi, insieme a liquami bovini e trinciato di mais, il principale 'carburante' di un nuovo impianto che andrà a scaldare tutti gli edifici di Maccastorna, dalle abitazioni private agli uffici comunali, fino alla chiesa del paese. Questo innovativo progetto, che dimostra quanto la collaborazione tra agricoltura, municipalità e industria alimentare porti buoni frutti nel campo della produzione di energia, sarà operativo a partire dall'inverno 2012.

L'impianto verrà costruito nell'azienda agricola di Biancardi, e successivamente verrà messa a punto una rete di distribuzione per collegarvi tutti gli edifici di Maccastorna; dopodiché tutto il paese potrà dire addio alla caldaia e iniziare a risparmiare sulle bollette.

L'esempio di Maccastorna fa capire che i mezzi a disposizione per valorizzare gli scarti dell'industria alimentare e dell'agricoltura e trarne il massimo vantaggio (e guadagno) nella produzione di energia pulita, ci sono; si tratta di conoscere le tecnologie, le opportunità, le normative di un settore che può dare grandi soddisfazioni in termini economici.

L'appuntamento per approfondire tutti gli aspetti dell'energia da fonti rinnovabili è fissato a Cremona in occasione di BioEnergy Italy, in programma dal 18 al 20 marzo 2011, dove chi vuole entrare in questo settore potrà trovare risposte e progetti concreti.