"Se anziché farci la guerra tra fiere unissimo le forze, potremmo realizzare anche in Italia una manifestazione come il FruitLogistica di Berlino. Una manifestazione che, per vocazione e per posizione geografica, rientra sicuramente nel nostro Dna".
Claudio Valente, vice presidente vicario di Veronafiere, ne è convinto. Ed entra nel merito di quanto emerso durante la conferenza stampa di fine anno dall'ente veronese, sulla possibilità di attrarre nell'orbita fieristica nazionale una kermesse di punta dedicata alla logistica e la commercializzazione dell'ortofrutta, sull'esempio - appunto - di FruitLogistica.
"Naturalmente - precisa Valente - non pensiamo di acquisire la manifestazione berlinese. Ma se riuscissimo a coinvolgere le organizzazioni di settore e se prendesse corpo una discussione approfondita, penso che una fiera che coinvolge i Paesi del Bacino del Mediterraneo dovrebbe avere la sua sede naturale in Italia. E anche Verona potrebbe candidarsi come polo ideale".
Al momento il condizionale è d'obbligo.
Ma è una possibilità che anche l'Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane) - di cui il numero uno di Veronafiere, Ettore Riello, è presidente - d'intesa con altri poli fieristici italiani, potrebbe prendere in considerazione.
Intanto, l'ente veronese si prepara a chiudere un altro anno positivo, in una situazione di mercato che vede il settore fieristico subire - a livello europeo e italiano - i primi segnali della crisi economica globale del 2008.
La Fiera di Verona, primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia, secondo per giro d’affari e tra i primi in Europa, nel 2010 prevede di raggiungere un fatturato di 88,8 milioni di euro (in crescita del 10% rispetto alle stime di inizio anno), un Ebidta pari a 11 milioni di euro, in linea con le previsioni e stabile sul 2009, e un utile netto di 1,5 milioni (+% 49 sulle previsioni).
I numeri
Nel 2010 si sono svolte 55 manifestazioni, delle quali 39 a Verona e 16 all’estero. Sono stati venduti più di 770 mila metri quadrati netti, ospitati oltre 1 milione e 200 mila visitatori, dei quali 170 mila esteri (per le rassegne internazionali l’incidenza dei visitatori esteri ha avuto una media pari al 30%, con punte superiori al 50% del totale, confronto a una media nazionale del 10%), e più di 15 mila espositori, di cui 2600 esteri.
Investimenti
Sul fronte degli investimenti, l’Ente ha speso, nel 2010, 14 milioni di euro, impiegati nell’acquisizione di partecipazioni strategiche, nell’impianto di climatizzazione del padiglione 8, in potenziamenti di infrastrutture del quartiere e, in accordo col Comune di Verona, nella realizzazione del parcheggio a raso nell’area dell’Ex Mercato Ortofrutticolo.
"I positivi risultati del 2010 ci spingono a prestare sempre maggiore attenzione al presidio delle rassegne dirette, dalle quali ricaviamo il 90% del fatturato, ad aumentarne il portafoglio, in Italia e all’estero, attraverso acquisizioni e partnership per creare una politica a beneficio dell’economia e dei clienti. Il recente accordo con la Fiera di Milano per Transpotec & Logitec va proprio in questa direzione", ha sottolineato il presidente Riello.
"Il 2011 sarà un anno particolarmente difficile e ci vedrà pertanto impegnati in una forte attività di razionalizzazione dei costi, ma anche molto attivi nel proporre interessanti novità sul fronte espositivo» ha detto il direttore generale, Giovanni Mantovani.
Intenso il programma estero attraverso Fieragricola Tour e Vinitaly in the World. Per quanto riguarda Vinitaly, Sol, Enolitech e Agrifood Club, il poker di manifestazioni dedicate al vino, all’olio extravergine, al food di qualità e alle tecnologie vitivinicole e olearie, a più di quattro mesi dall’inizio registriamo il tutto esaurito.
Il 2010 è stato un anno significativo anche per la rappresentanza associativa della Fiera di Verona che ha visto per la prima volta nella sua storia l’elezione del presidente, Ettore Riello, a presidente di Aefi. Inoltre, quest’anno il direttore Giovanni Mantovani è entrato a far parte del Board of Directors dell’Ufi, The global association of the exhibition industry, ed è stato confermato vice presidente di Emeca, European major exhibition centres association.