La situazione
Italia spaccata in due: intensa perturbazione con nuove e copiose nevicate al Nord e caldo sulle regioni del Sud, grazie alla circolazione sciroccale che ha fatto schizzare la colonnina di mercurio con punte record di oltre 25 gradi.
Elevati contrasti termici nel giro di poche centinaia di chilometri, ha pagare il conto in questa singolare situazione, saranno proprio le regioni centrali dello stivale, per trovarsi ancora nella linea di confine tra l'aria gelida che imperversa oltralpe e quella calda che dall'entroterra sahariano, si dirige verso il Mediterraneo Centro-Orientale.
Non c'è assolutamente pace per la nostra penisola e non potrebbe essere altrimenti, l’incessante scontro fra masse d'aria cosi diverse si realizza proprio sul nostro Paese. Da giorni vortici ciclonici vengono inviati verso il Mediterraneo Centrale e grazie alla loro forza circolatoria sono in grado di richiamare masse d’aria molto calde di matrice Nord-Africana, con successivo e violento impatto con gli impulsi d'aria gelida in arrivo dalle latitudini polari più basse.
Il primo mese invernale di questa nuova stagione è proprio iniziato in questo stile, con l’Italia divisa in 3 macroaree: il Nord con clima invernale sotto copiose nevicate, il Centro bersagliato da intensi temporali e il Sud, spazzato da forti correnti sciroccali che hanno trasportato quantità inimmaginabili di pulviscoli sabbiosi sahariani, oscurando il cielo a tal punto da rendere necessaria l’accessione dell’illuminazione pubblica.
Termometro impazzito al meridione, soprattutto in Sicilia, Puglia e Calabria, tanto che in alcune località si sono superati i 25 gradi, ben oltre la norma del periodo. Battuti alcuni record di caldo per dicembre, come i +25,8°C di Messina, +23,0°C di Grottaglie ed i +22,4°C di Marina di Ginosa. Fra le zone più calde della settimana, vanno segnalati anche i litorali abruzzesi e molisani, per l'azione dei venti adiabatici appenninici.
Evoluzione
Il week-end tenderà a concludersi all’insegna di altro freddo, questa volta anche alle regioni del Centro Sud. La Bassa Pressione che per giorni ha insistito sull'Europa occidentale traslerà verso est e convoglierà parte dell'aria molto fredda nel Mediterraneo Centrale. Non si registreranno particolari variazioni sulle regioni settentrionali, continuerà il clima di stampo invernale, mentre al Sud la diminuzione delle temperature risulterà decisamente significativa.
Un nuovo varco in Atlantico aprirà la nuova settimana, dopo duri tentativi le correnti oceaniche costrette a migrare alle alte latitudini, riusciranno ad indebolire e oltrepassare la possente alta pressione estesa della Groenlandia alla Isole Canarie, innescando poi un sistema ciclonico in grado di scalzare l’aria fredda sul mediterraneo centrale ed apportare aria mite e molto umida.
Il moto rotatorio di tale depressione attiverà forti correnti dai quadranti meridionali seguite da aria molto calda di matrice Nord-Africana.
Forte rialzo termico: è in previsione un’Immacolata dai connotati decisamente primaverili, da martedì inizierà a fluire aria calda, raggiungendo dapprima le aree del Sud e Sicilia, poi il Centro ed infine il Nord. L'innalzamento delle temperature sarà graduale, con intensità via via più blanda dalle latitudini più alte e quelle più basse (aree del Nord), incentivando sulle regioni settentrionali anche precipitazioni sparse in grado di addolcire ulteriormente la fiammata Africana.
Tendenza
Analizzando con attenzione i principali modelli previsionali, la fase anticiclonica africana non avrà vita lunga, la circolazione verrà deformata solo nel bacino del Mediterraneo, lasciando il resto dell’Europa sotto al 'generale inverno' e attorno a metà mese cresceranno le probabilità di un nuovo blocco alto pressorio in Oceano Atlantico – questa volta in formazione più a Est – con una repentina irruzione artica che andrà a coinvolgere in maniera più diretta la penisola.
In conclusione
Occorre aggiornarci nei prossimi giorni, perché il titolo della prossima previsione settimanale potrà essere: “L’Italia sotto un Bianco Natale”.