La Corte di Giustizia dell'Unione europea, in base al ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione europea contro l'Italia per la legge nazionale che consente la denominazione "cioccolato puro", oltre a quelle previste dalla normativa comunitaria, ha sentenziato che "la normativa italiana, consentendo di mantenere due categorie di denominazioni di vendita che, in sostanza, designano il medesimo prodotto, è idonea ad indurre in errore il consumatore ed a ledere il suo diritto ad un'informazione corretta, imparziale ed obiettiva". 

La Corte ricorda che "l'Unione europea ha realizzato un'armonizzazione completa delle denominazioni di vendita dei prodotti di cacao e di cioccolato finalizzata a garantire l'unicità del mercato interno. Tali denominazioni sono al contempo obbligatorie e riservate ai prodotti elencati dalla normativa dell'Unione"

La Corte stabilisce quindi che "l'Italia è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza del diritto dell'Unione".

De Castro: 'Etichettatura, si comprenda che è in Europa che si deve lavorare!' 

Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, nel commentare la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea sul cioccolato, ha dichiarato: "Spero che ora si capirà che in materia di etichettatura gli Stati membri non hanno alcuna facoltà di legiferare! E' in Europa - chiarisce De Castro - che si deve lavorare!". 

Galan: 'Chiedo coerenza al commissario Ciolos'

“La Corte di giustizia europea condanna l’Italia per le etichette su cui c’è scritto "cioccolato puro". La Corte di giustizia europea pretende etichette trasparenti, che poi è la nostra stessa ‘pretesa’, quella che mi attendo sia esaudita al più presto dal nostro Parlamento. Insomma, ciò che chiedo è coerenza, una virtù che non emerge ancora in sede comunitaria a proposito di etichette. Sia chiaro che la questione cioccolato ed etichette non rientra nelle competenze della cosiddetta filiera agricola, pertanto non è al commissario Ciolos che mi rivolgo. Aggiungo soltanto che oramai sono tanti, sono troppi ‘i bidoni’ alimentari che invadono l’Italia e il mondo camuffandosi da genuini prodotti italiani. Ecco perché questa condanna, a mio dire, è corretta ma fino a un certo punto…Un punto che va ben oltre il cioccolato puro”.

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.