Analisi
Continua da settimane questa fase complessa sotto una perenne circolazione umida atlantica che invia al Mediterraneo Centrale, e quindi anche all’Italia, una perturbazione dietro l’altra. Le basse pressioni oceaniche hanno modo di dirigersi, grazie ad una sorta di nastro trasportatore, sul nostro Paese apportando insistenti condizioni di instabilità.
Nubi e deboli piogge sparse stanno interessando anche in questi giorni il Friuli Venezia Giulia, per l'azione residua della intensa perturbazione giunta nella parte centrale della settimana, con qualche nevicata sui rilievi mediamente oltre 1700-1800m. Un arco di tempo molto piovoso sull’intera Penisola, con picchi pluviometrici notevoli e grossi contributi dati dalla recente perturbazione e da quella del Ponte di Ognissanti.
Pioggia davvero molto abbondante ha interessato in particolare la fascia prealpina e la Carnia. A Piancavallo, sulle Prealpi Carniche, nei primi 16 giorni di novembre sono caduti 704mm di pioggia, che diventano 1055mm se si considera l'intervallo di tempo dal 31 Ottobre ad oggi, sfiorando addirittura i 1240mm nell'ultimo mese, valori ben al di sopra della media annuale generale italiana.

Evoluzione
Pare del tutto confermata dalle recenti manovre che stanno incombendo sul Vecchio Continente, una configurazione tipicamente invernale, in poche parole la natura inizierà a mettere i primi tasselli di quello che è (e che sarà) il puzzle della nuova stagione. In questa prima fase l’aria fredda non arriverà sull’Italia direttamente, ma grazie all’isolamento di un blocco persistente alto pressorio sulla Groenlandia e a un vortice freddo in scivolamento sulla Russia Europea, si profila un’intesa ondata di gelo che può con buona probabilità anche coinvolgere le zone centrali del continente, quindi anche l’Italia Centro-Settentrionale.
Analizzando le ultime uscite dei principali modelli previsionali, viene evidenziato un calo termico anche sulle nostre regioni. Va detto che attualmente i centri di calcolo sono unanimi nell'imputare una partecipazione artica sulle Regioni settentrionali.
Ci sono forti probabilità che arrivi il primo vero freddo invernale, con nevicate anche a bassa quota.

Tendenza
Nell'ultima settimana di novembre il tempo risentirà di un regime piuttosto perturbato e potrebbe usufruire dell'apporto di aria artica proveniente da Nordest. Il freddo interesserà maggiormente le Regioni settentrionali, ma la diminuzione delle temperature potrà coinvolgere l'intera Penisola ed annunciare il graduale passaggio tra l'autunno e l'inverno.
Dicembre potrebbe quindi iniziare all'insegna del flusso umido atlantico. Dopo il temporaneo stop per via del blocco anticiclonico, le depressioni riprenderanno a sospingersi verso il Mediterraneo Centrale

In conclusione
Ad oggi appaiono davvero irrealizzabili risalite anticicloniche d’origine Nord Africana. Continua la fase di vivace dinamicità atmosferica, negli ultimi giorni di Novembre si addizionerà come ultimo ingrediente anche aria fredda d’origine Artica.