Oltre cinque mila imprenditori agricoli laziali, e con più di 300 trattori sono scesi in piazza per difendere i primati qualitativi dell'agricoltura made in Italy. 

Lo ha reso noto la Coldiretti regionale, che ha organizzato la manifestazione per denunciare che l'agricoltura, quale modello di rappresentanza degli interessi del territorio e dei cittadini, oggi non costituisce priorità per la Regione

"Alla politica regionale - sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti regionale Massimo Gargano e Aldo Mattia - si è rimproverato di non scegliere, di non essere capace, e di impegnarsi strumentalmente a cercare risorse ma, allo stesso tempo, rischiare di non saper spendere quelle che ci sono, di non aver idee chiare sulla gestione di territori protetti e sulla sicurezza idrogeologica, di non aver la giusta determinazione sui temi fondamentali quali il credito, il controllo delle contraffazioni". 

"Al presidente della Regione Renata Polverini - hanno fatto sapere Gargano e Mattia - è stato idealmente consegnato un documento programmatico sul quale la Coldiretti Lazio si dichiara pronta a concertare azioni che non possono più essere procrastinate senza pregiudicare il futuro dell'economia laziale".

"Si tenta - aggiungono Gargano e Mattia - di calpestare, intimidire, impaludare, l'opportunità di crescita possibile e straordinariamente originale rappresentata dalla Coldiretti, con iniziative demagogiche ed inapplicabili assunte dalla politica regionale".