Il Consiglio generale della Copagri ha approvato nella sua risoluzione conclusiva le proposte della presidenza nazionale illustrate dal presidente Franco Verrascina, unitamente al contributo emerso dal dibattito, in merito alle azioni di rivendicazione nei riguardi delle istituzioni di Governo e dell'industria.
"La risoluzione - ha spiegato Verrascina - prevede l'avvio di una mobilitazione nazionale ad ampio raggio, che si articolerà nella pressione politica nei confronti delle istituzioni di governo competenti e in diversi presidi presso i valichi di frontiera, i porti e gli stabilimenti industriali".
"Copagri chiede la celere definizione ed attuazione di un pacchetto di misure straordinarie per il superamento dell'emergenza, contenente tra l'altro il ripristino delle agevolazioni sul gasolio, la detassazione degli investimenti per tutte le imprese agricole (Tremonti ter), il rinnovo della fiscalizzazione degli oneri sociali per l'intero settore, l'accesso al credito sostenuto da garanzie pubbliche, l'innalzamento del tetto del de minimis per gli anni a venire, la disponibilità delle risorse destinate alla contrattazione di filiera prevista nel fondo per le aree sottoutilizzate (Fas)".
"I presidi presso gli snodi mercantili e gli stabilimenti industriali - ha detto il presidente della Copagri - sono finalizzati alla tutela della produzione nazionale contro le importazioni illegali, le contraffazioni e le manipolazioni, che rappresentano rischi per la salute, concorrenza sleale e grave danno all'economia agricola italiana".
Nessun orientamento dal Mipaaf, nessun interessa da parte del Governo
Il Consiglio generale ha affrontato i temi della crisi dell'agricoltura che sta portando le aziende al fallimento o a scegliere produzioni no food come il fotovoltaico, spiega il presidente della Copagri al termine della sua relazione.
"Registriamo - osserva - un disinteresse del Governo, delle forze politiche, del ministero delle Politiche agricole e del ministro Galan tant'è vero che con lui non ci sono state occasioni di incontro nè la convocazione del Tavolo verde".
"Questo è il segno - prosegue Verrascina - di una delegittimazione delle organizzazioni professionali da parte di una classe politica che si ritiene eletta dal popolo pur sapendo che con l'attuale legge elettorale sono i segretari di partito a indicare i nomi di coloro che siederanno in Parlamento".
"Comunque - avverte il presidente della Copagri - se questo è il ministero delle Politiche agricole con la sua latitanza sui temi della politica agraria interna e comunitaria ed incapace di trovare le risorse se non per automantenersi, allora questo Mipaaf non serve, anche se io, a differenza di altri, ho votato per il suo mantenimento".
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