Dopo il voto di questa settimana sulle nuove norme comunitarie concernenti l'aiuto alle organizzazioni di produttori di ortofrutticoli, il Copa-Cogeca ha esortato i ministri dell'Ue a garantire che le organizzazioni di produttori siano adeguatamente sostenute per consentire loro di ottenere una parte più equa del prezzo al dettaglio.

Tale richiesta fa seguito al voto del Comitato di gestione per l'Organizzazione comune di mercato unica sulle proposte della Commissione europea attinenti alle modalità di applicazione del regime di aiuto comunitario per il settore degli ortofrutticoli recanti modifica del regolamento (CE) n. 1580/2007. Il nuovo sistema sostituirà la nozione di 'prima trasformazione', che ha dato luogo a difficoltà di interpretazione, in relazione alle organizzazioni di produttori che trasformano i propri prodotti in ortofrutticoli congelati e in conserva, in succhi di frutta, ecc. mediante un sistema di coefficienti fissi (tassi forfettari) che vanno applicati al 'valore fatturato' degli ortofrutticoli trasformati.

Paolo Bruni, presidente della Cogeca, ha ricordato: "Il Copa-Cogeca riafferma che le nuove regole per il calcolo del valore della produzione commercializzata, che serve a determinare l'aiuto comunitario destinato alle organizzazioni di produttori, rappresentano un passo nella direzione sbagliata. Esse portano infatti a una riduzione dell'aiuto per le organizzazioni di produttori che sono fortemente impegnate nel processo di valorizzazione della produzione dei loro membri. Plaudiamo invece agli sforzi realizzati dalla Commissione europea per cercare di giungere a un accordo ragionevole su una problematica estremamente importante, che è stata trattata anche dal Parlamento europeo".

Il presidente ha aggiunto: "Tuttavia, se l'Europa vuole garantire dopo il 2013 la sicurezza alimentare nel settore degli ortofrutticoli trasformati, il Consiglio dell'Ue deve assicurarsi che le organizzazioni di produttori, impegnate nella prima trasformazione degli ortofrutticoli, siano pienamente sostenute nei loro sforzi affinché i produttori possano ottenere una parte più equa del prezzo al dettaglio".