Redditi agricoli in picchiata. Secondo i dati diffusi dall'indagine Eurostat, pubblicata sul sito dell'Ufficio statistico europeo, i redditi agricoli in Italia dal 2000 al 2009 sono diminuiti del 35,8% contro un aumento del 5,3% nell'Ue-27. E proprio l'Italia è tra gli Stati con il calo dei redditi maggiore insieme a Danimarca (-46,2%) e Lussemburgo (-35,6%).
Tra il 2008 e il 2009 in Italia il calo è stato del 20,6%, valore vicino a quello tedesco con un -21%.
Anche sul fronte dell'occupazione la situazione non è incoraggiante: -24,9% dell'Unione, dal 2000 al 2009, e -15,9 in Italia. Complessivamente nel 2009 erano occupati in agricoltura 11,2 milioni di europei e 1,1 milioni di italiani.
"I dati mettono in luce quanto sia stata difficile per gli agricoltori l'annata scorsa e quanto sia stata importante la Pac nel mantenere i redditi e stabilizzare i prezzi usando gli attuali strumenti per la gestione del mercato". Questo il commento del Commissario europeo all'Agricoltura Dacian Ciolos, che ha aggiunto: "senza la stabilità di reddito garantita dagli aiuti diretti, gli agricoltori non sarebbero in grado di fornire i beni pubblici che garantiscono. Dobbiamo però rendere la Pac più efficiente e comprensibile e la nostra agricoltura più competitiva".
"Purtroppo questo è lo stato dell'arte in agricoltura", ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan. "E' da una seria presa d'atto che dobbiamo ripartire - prosegue - se vogliamo essere tra le migliori agricolture del mondo".
"Agire con urgenza" è il monito del Copa-Cogeca. "Questi dati - ha detto il segretario generale Pekka Pesonen - confermano le nostre peggiori paure. Già prima dell'attuale crisi i redditi agricoli corrispondevano in media al 50% dei redditi medi di altri settori. I responsabili politici dell'Ue devono intervenire prontamente per rimediare a questa difficile situazione. il copa-cogeca chiede l'immediata adozione di misure a favore del settore ortofrutticolo europeo.
"Il calo dei redditi agricoli conferma l'importanza di predisporre rapidamente un Pacchetto anticrisi". Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Agricoltura dell'Europarlamento Paolo De Castro. "In italia - ha detto De Castro - la situazione è ancora più grave che altrove come dimostra il crollo del 20,6%. L'Eeuroparlamento si sta muovendo nella giusta direzione". L'Aula di Strasburgo ha infatti verificato le intenzioni dell'esecutivo Ue di anticipare, prima della definizione della Pac post 2103, alcuni strumenti di regolamentazione dei mercati contro la crisi. "La replica positiva del commissario Dacian Ciolos, che ha annunciato di non voler attendere la riforma della Pac per avanzare proposte - ha detto il presidente - ci lascia fiduciosi e siamo convinti che nel prossimo autunno saranno attuati quegli interventi di lungo periodo necessari a sostenere l'agricoltura europea".
Per la Cia, se non si interviene subito con misure adeguate e incisive, "50 mila imprese agricole rischiano di chiudere i battenti entro l'anno". Di qui la necessità di ridurre "gli oneri produttivi, contributivi e burocratici che gravano sugli imprenditori agricoli".
Di furti come causa del calo dei redditi parla Coldiretti: "E' una conferma che la situazione di difficoltà non dipende solo dalla crisi generale ma dal fatto che stiamo vivendo i drammatici effetti dei furti ai quali è sottoposta lʼagricoltura italiana: il furto d'identità e di immagine".
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Fonte: Agronotizie