"Anche per quest'anno è stata confermata la possibilità di ingresso regolare di 80 mila lavoratori extracomunitari per attività stagionali. Disciplinando i flussi dai Paesi non europei si può contrastare il ricorso al lavoro clandestino". Lo afferma il ministro del Mipaaf Luca Zaia, anticipando i contenuti del decreto flussi 2010, ancora in attesa della firma. 

"Anche se la libera circolazione dei lavoratori provenienti dagli stati che ora sono membri della Unione europea, coma Romania e Bulgaria, avrebbe consentito, in teoria, una riduzione del numero programmato di ingressi - spiega il ministro - abbiamo deciso di comunque di mantenere un'importante flusso di regolari da Stati non europei, in particolare quelli africani, per contrastare il ricorso al lavoro clandestino. Dopo i fatti di Rosarno - continua Zaia - si sono incrementate le attività di vigilanza e repressione del lavoro nero, da parte dei ministeri dell'Interno e del Lavoro, nel quadro del piano straordinario di lotta alla criminalità organizzata varato dal Consiglio dei ministri a Reggio Calabria. Contemporaneamente sono aumentati i controlli del Mipaaf. Abbiamo proposto l'etichettatura etica - ha aggiunto Zaia - per distinguere quelle aziende che producono nel rispetto delle attuali normative del lavoro, dell'ambiente e della qualità dei processi produttivi e siano in grado di garantire questi valori ai consumatori. Per questo motivo - ha concluso il ministro - offriamo la possibilità di usufruire di lavoratori immigrati regolari per tutte le attività stagionali in qualsiasi fase produttiva siano necessarie e per tutto l'anno. E ricordiamo che è possibile far rientrare per il 2010 gli stessi lavoratori che già sono stati impiegati con successo nei tre anni precedenti. non ci sono piu' alibi per chi si rivolge a organizzazioni "non autorizzate" per reclutare manodopera".