Con il saluto di Camillo Gardini, presidente Cdo Agroalimentare, e di Tiberio Rabboni, assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna, si è apertaoggi la 7° edizione del Forum di Cdo Agroalimentare.

Il Forum, che si è tenuto a Milano Marittima e che si è concluso sabato 30 gennaio, è stato un appuntamento che ogni anno raccoglie molti tra i principaliattori dell’intera filiera agroalimentare: agricoltori e dirigenti degli organi di rappresentanza, capitani d’industria alimentare e manager della Gdo, amministratori pubblici e ricercatori universitari.

Il tema scelto per questa edizione è stato “Collaborare per competere: comerealizzare le reti nell’agroalimentare?”. Introducendo i lavori Camillo Gardini, presidente Cdo Agroalimentare, ha così spiegato il tema del Forum: "Oliver Williamson ha ricevuto il Nobel perl’anno 2009 per l’economia (con la memoria alle ceneri lasciate da una crisifinanziaria, in cui siamo tutt’ora, dura e determinata da un mercatoselvaggio) proprio sul tema della riduzione dei costi di transazione, quindi sulla necessità per ogni impresa di essere in rete, di avere relazioni stabili e proattive con altre imprese fornitrici e clienti. Facciamo questo Forum per rispondere a queste domande: cosa vuole dire fare retenell’agroalimentare e perché fare rete può essere una risposta alla crisi?Come realizzare reti che funzionano? Cosa vuole dire intraprendere nel proprio lavoro? In quale contesto ci troveremo ad operare e dunque a farereti?".

In un momento in cui, a detta di tutti, c’è assoluto bisogno di fiducia per risollevare le sorti delle imprese e dell’intera economia da una crisi senza precedenti, ecco il monito che arriva dalla Cdo Agroalimentare: “La fiduciasi genera dal mettersi in rete. E' l’individualismo, infatti, il vero grande fattore della crisi e, dal contrario di questo, ovvero dalla collaborazione,dal lavorare insieme, che può giungere la reale, concreta e duratura risposta all’attuale congiuntura”. Durante le due giornate di lavoro del Forum verranno infatti presentate diverse case history di valore, come da tradizione consolidata dell’evento.