"La filiera saccarifera è fortemente a rischio a causa del mancato finanziamento del governo italiano degli aiuti al settore per il 2009 e il 2010 previsti dalla riforma ocm zucchero. La riforma ha infatti prodotto la chiusura di 15 dei 19 stabilimenti esistenti e oggi rischia, in assenza dei fondi stanziati, di mettere a repentaglio le attività dei siti ancora attivi. La situazione del settore è ulteriormente aggravata dallo stallo di molti dei progetti previsti per gli ex-zuccherifici a causa delle mancate autorizzazioni da parte degli enti locali e dall’ imminente scadenza della Cigs, 31 dicembre 2009, concessa a sostegno dei processi di riconversione".

Lo ha dichiarato Pierluigi Talamo, responsabile Uila del settore, illustrando i motivi che hanno portato alla convocazione da parte delle imprese di trasformazione dello zucchero, associazioni dei bieticoltori, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, della conferenza stampa che si terrà venerdì 27 novembre a Roma presso la sede di Unionzucchero.

I senatori Pd della commissione Agricoltura chiedono i finanziamenti

"Bisogna intervenire immediatamente per difendere il futuro produttivo ed occupazionale del settore bieticolo-saccarifero nel nostro paese".

E' il monito dei senatori del gruppo Pd della commissione Agricoltura, Alfonso Andria, Maria Teresa Bertuzzi, Colomba Mongiello, Alberto Tedesco e altri che sono intervenuti in commissione dove hanno incontrato le associazioni dei bieticoltori.

"Il mancato finanziamento degli impegni pluriennali per il 2009 e il 2010, previsti dalla riforma Ocm zucchero, produrrà danni gravissimi e irreparabili all'intera filiera coinvolgendo oltre 10 mila aziende agricole e due mila dipendenti. Oltretutto - fanno presente i parlamentari del Pd - la mancata erogazione del fondo di 43 milioni di euro previsti per il 2009 porterebbe comunque il governo a spendere oltre 33 milioni per la cassa integrazione. Un vero e proprio controsenso".