Impegnarsi sul tema dell'etica d'impresa. E' questo l’invito rivolto al settore dall'Unione Italiana Vini in un periodo di difficile congiuntura economica quale quello attuale che mette in discussione acquisite dinamiche di mercato.
'Un percorso complesso che richiede oggi investimenti', ha affermato Andrea Sartori, presidente di Uiv, 'ma di sicuro ritorno alla ripresa dell'economia'.
Questo il leitmotiv del Convegno organizzato, il 17 giugno a Roma, dall’Associazione che rappresenta con le sue 500 aziende associate circa il 50% del fatturato totale del comparto.
'Una volta usciti dalla crisi', ha sottolineato Sartori, 'non è affatto detto che si ritorni ai valori precedenti. Siamo infatti convinti che sia in atto un cambiamento degli stili di vita, all’insegna di una sobrietà intesa come virtuosa anche dal punto di vista etico e sociale'.
Per Stefano Zamagni, dell’Università di Bologna, 'il consumatore, oggi soggetto critico, premierà proprio quelle aziende che hanno sposato i valori dell’etica costruendogli attorno una reale strategia di mercato'. Un'affermazione questa di Zamagni che ha già trovato conferma in altri settori, soprattutto nel mondo anglosassone, proposta oggi con forza da Uiv come modello unificante e condiviso da tutto il comparto, anche attraverso l’adozione di un codice etico.
'D’altra parte proprio questa crisi globale, nata dallo svilimento dei valori etici soprattutto in campo finanziario', ha spiegato Stefano Cingolani, giornalista economico del 'Foglio', 'innescherà una richiesta crescente di nuovi modelli di business che sostituiscano quello fin qui dominante, guidato da una veduta corta'.
Nella seconda parte del Convegno, moderato dalla conduttrice Rai Sonia Grey, è stato dato ampio spazio ai temi dell’Ocm vino e della promozione con gli interventi di Giuseppe Nezzo, capo dipartimento del Mipaaf, Amedeo Teti, direttore generale ministero Sviluppo economico, Stefano Raimondi, Istituto commercio estero, Edoardo Pollastri, presidente Assocamerestero.