'Il Libro Verde sul futuro del modello sociale in Italia è un prodotto disegnato - anche attraverso ricorrenti interrogativi - per stimolare una pubblica e diffusa consultazione degli attori istituzionali e sociali come dei singoli cittadini.' Si apre così la dichiarazione del ministro del Lavoro, della salute e delle politiche Sociali Maurizio Sacconi. Lo scopo del documento, presentato il 25 luglio scorso è, secondo il ministro, quello di 'pervenire ad un Libro Bianco condiviso almeno dall'80 per cento degli italiani, perché dovrebbe contenere i valori e la visione di un nuovo modello di protezione sociale con l'ambizione di rafforzare l'autosufficienza di ciascuna persona lungo tutto l'arco della vita, dal concepimento alla morte naturale. Solo a valle di questo testo condiviso il governo disegnerà il suo concreto programma di legislatura, per cui adesso sono rinviati temi, come l'età di pensione, che nel Libro Verde sono solo accennati e in forma dubitativa.'

Dopo i discordanti commenti delle forze sociali, si eleva oggi l'apprezzamento da Confagricoltura, che sottolinea la finalità centrale e condivisa di ‘concorrere a ricostruire fiducia nel futuro'.

“Il Libro verde - ha dichiara Vecchioni - partendo da una approfondita analisi del nostro sistema di Welfare, evidenzia temi e problematiche di vitale importanza per il nostro futuro, prospettando linee di azione che condividiamo pienamente; sia nel metodo che nel merito”.

“Centralità della famiglia, valore del lavoro, semplificazione e deregolazione della gestione dei rapporti di lavoro, efficienza del mercato del lavoro, prolungamento dell'età lavorativa, migliore gestione del sistema sanitario,' continua Vecchioni 'sono alcuni dei temi affrontati, dalla cui riformulazione dipende una larga fetta del nostro futuro”.