L’agricoltura di Italia e Ungheria si sono presentate venerdì 7 settembre, nel polo fieristico di Budapest, HungExpo. All’iniziativa, organizzata dall’Ice - Istituto nazionale per il commercio estero ungherese e da Veronafiere-Fieragricola, hanno partecipato, tra gli altri, l’ambasciatore italiano in Ungheria, Paolo Guido Spinelli, il direttore Ice di Budapest, Alessio Ponz de Leon Pisani, Janina Mathiasz, responsabile dell’internazionalizzazione di Veronafiere, Pier Luigi Sarzi Amadè, coordinatore operativo del tour, e Cinzia Prestigiacomo di Unacoma - Unione nazionale costruttori macchine agricole.
Janina Mathiasz, in particolare, ha tratteggiato le caratteristiche della prossima Fieragricola, in programma a Veronafiere dal 7 al 10 febbraio 2008. "Sarà una manifestazione dinamica – spiega la responsabile dell’internazionalizzazione del polo fieristico veronese – strutturata privilegiando compartimenti cardine dell’agricoltura: agromeccanica, servizi, zootecnia. Senza dimenticare le novità, dalle bioenergie, che saranno sempre più il settore del futuro, alla multifunzionalità e alla pluriattività. Settori non tradizionali, ma di sicuro interesse per gli imprenditori e le aziende agricole".
Numerosi i contatti nell’arco della giornata, prima che i trattori e il ciclogiornalista Donatello Sandroni riprendessero la loro marcia alla volta della Slovacchia.
A calamitare l’interesse degli operatori magiari sono state soprattutto le energie da fonti rinnovabili. Bioetanolo, ma anche biomasse legnose, grazie alla disponibilità enorme di superfici boschive e piantumate nelle pianure dell’antica Pannonia.
Larus, Bio-mega, Cner e Fiper, società che nel "Fieragicola Europe Tour 2007" rappresentano il segmento dell’energia verde, dovrebbero portare avanti alcuni progetti definiti «interessanti».
Il made in Italy della meccanizzazione riscuote successo anche in Ungheria. Trattori e mezzi agricoli andranno presto a rafforzare ulteriormente la flotta delle aziende agricole ungheresi, in linea con quanto è avvenuto gli anni scorsi. Secondo i dati di Unacoma, infatti, le esportazioni italiane di trattrici sono passate dalle 430 unità del 2004 alle 474 del 2006, mentre in termini di valore dai 9.803.000 euro del 2004 si è passati agli 11.445.000 dello scorso anno, che salgono a 20.934.000 se si computa l’intero comparto delle macchine agricole provenienti dalL'Italia. Decisamente attivo, in Ungheria, l’export delle macchine usate, destinate principalmente verso altri paesi Peco (Ucraina, Romania e Russia).
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Fonte: VeronaFiere