Prima la Corte di Giustizia europea e dopo di lei il Consiglio di stato italiano hanno gettato molte ombre sulla correttezza della gestione delle quote latte e di conseguenza sull'entità delle multe da comminare a quanti avevano superato i livelli produttivi imposti da Bruxelles.

L'argomento è stato affrontato a più riprese da AgroNotizie, ricordando ogni volta come fosse sempre più difficile pretendere dagli allevatori il pagamento di multe la cui entità non è certa.
O persino inesigibili in presenza dei requisiti di una eventuale prescrizione.
 

Stop alle multe

Già il precedente governo, il "Conte uno", aveva deciso di rinviare ogni decisione in merito all'invio delle cartelle esattoriali alla fine di dicembre di questo anno.
Nel frattempo un'apposita commissione avrebbe dovuto riesaminare l'intera materia.

La regione Lombardia, dove si concentra gran parte della produzione italiana di latte, ha però voluto anticipare i tempi.
Ha così deciso di "congelare" l'invio delle cartelle esattoriali di propria competenza indirizzate alle aziende agricole.

Le campagne lattiero casearie interessate dallo stop sono quelle che vanno dal 2014 al 2015 e poi dal 2004 al 2005 e infine dal 2006 al 2007.
Analogo stop riguarda le cartelle esattoriali indirizzate ai primi acquirenti, in questo caso solo per le campagne che vanno dal 2004 al 2005 e dal 2006 al 2007.
 

Appello alla "politica"

Nella prendere questa decisione l'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Fabio Rolfi, ha tenuto a sottolineare che "si tratta di un segnale concreto di attenzione verso il settore e verso le tante aziende che chiedono di poter definire la propria posizione in modo ragionevole per lavorare con serenità".

Rolfi ha poi rivolto un appello alla ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova, affinché sia presa un'iniziativa politica in sede nazionale e comunitaria che risolva una vicenda che si protrae da troppo tempo.